“Romeo e Giulietta” di Prokof’ev al “Bellini” di Catania
OPERA DAL FORTE FASCINO VISIVO, MUSICALE ED EMOTIVO
Dal 30 marzo al 6 aprile 2019, il corpo di ballo del JK Tyl Theatre di Pilsen e l’Orchestra del “Bellini” di Catania, diretta dai Maestri Claudia Patanè e Norbert Baxa, narrano la tragica vicenda di Romeo e Giulietta
Con scroscianti e meritati applausi ritorna, dopo nove anni, al teatro Massimo Bellini di Catania “Romeo e Giulietta” di Sergej Prokof’ev che, con sublimi note, altamente drammatiche, celebra, unitamente a leggeri ed agili passi di danza classica, lo sventurato amore della coppia di amanti più famosa del mondo.
Dal 30 marzo al 6 aprile 2019, un acclamato corpo di ballo del JK Tyl Theatre di Pilsen della Repubblica Ceca e l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, diretta dai Maestri Claudia Patanè e Norbert Baxa (rispettivamente vicedirettore e direttore del suddetto Teatro ceco), hanno raccontato la sconvolgente storia d’amore tratta dall’omonima tragedia di William Shakespeare.
Il balletto, scritto nel 1935, è l’opera più famosa del grande compositore russo, tant’è che continua ad essere, da diversi decenni, l’opera coreutica più rappresentata nel mondo. E’ anche l’assurda fine di un innocente e casto amore a richiederlo ai cuori che idealizzano la gioia e il trionfo dell’amore sulle avversità e negatività della vita. E’ un principio atavico, un archetipo (il primo riscontro lo si documenta in Piramo e Tisbe nelle Metamorfosi di Ovidio) che attraversa in mille impasti la letteratura di ogni tempo. Ma l’apice è nella stesura del bardo inglese del 1595 di cui Prokof’ev ne tocca poi la cima musicale.
Sono note quelle del Maestro russo che trasportano vorticosamente in atmosfere di amore e di odio, di inni alla vita e alla morte, di sfide e di abbracci quasi a voler significare il ritmo dell’esistenza umana che danza però più il dolore che la gioia, più la morte che la vita; ne è emblema lo scorcio paesaggistico medievale dello scenografo Martin Cerny, mutevolmente monotono, con sfondo nero con al centro una grande croce punteggiata di funebri luci devote; segno indiziale della gloria eterna che si guadagna attraverso la sofferenza e la penitenza terrestri.
Queste musiche le raccoglie nel segno l’Orchestra dietro le bacchette dei due Maestri (Patanè, il 30 e il 31 marzo, Baxa, dal 2 al 6 aprile).
Non solo i due Maestri si sono alternati ma anche i due protagonisti principali: Václav Lamparter è stato Romeo il 30 marzo, il 2, il 4 e il 6 aprile, in coppia con Anna Smcová la sua Giulietta, mentre Gaëtan Pires è stato Romeo il 31 marzo, il 3 e il 5 aprile, in coppia con Carolina Cortesi.
Il risultato del dramma (ho seguito la messa in scena del 31 marzo) è stato accattivante visivamente, musicalmente ed emotivamente; c’era tanta poesia in quei corpi che si scioglievano in agili ed aggraziate figure e figurazioni di assoluta liricità nei due protagonisti.
Notevole il gioco muscolare di Justin Rimke (Mercuzio) e di Richard Ševcik (Tebaldo), lodevole l’eleganza coreografica di Libor Vaculik, esaltata dai costumi di Roman Šolc.
Altri personaggi e interpreti: Miroslav Hradil (Benvolio), Grzegorz Moloniewicz (Capuleti), Gaia Ponzio (Madonna Capuleti) Lýdie Švojgerová (31 marzo, 3, 5 aprile), Zuzana Hradilová (La nutrice), Jiří Žalud (Lorenzo), Joshua Lee (Paride), Michal Lieberzeit (Il duca), Sara Aurora Antikainen (Rosalina), Geronymo Fuhrmann (Sarto) Ondřej Potužník (31 marzo, 3, 5 aprile), Michal Lenner (Servo), Il Ballo: Corinne Cox, Kristina Kodedová, Sara Aurora Antikainen, Natálie Paulasová / Afroditi Vasikalopoulou (31 marzo, 3, 5 aprile), Abigail Jayne Baker / Gaia Ponzio (31 marzo, 3, 5 aprile), Charlotte Clementi, Kristýna Miškolciová, Michal Lenner, Ondřej Potužník, Mátyás Szilveszter Sántha, Miroslav Suda, Vittorio Borio, Vojtěch Jansa, Geronymo Fuhrmann, I Montecchi: Afroditi Vasilakopoulou, Corinne Cox, Kristina Kodedová, Natálie Paulasová, Miroslav Suda, Vittorio Borio, Geronymo Fuhrmann, Johannes Nolden, I Capuleti: Mami Hagihara, Andronika Tarkošová, Karolína Hejnová, Lýdie Švojgerová / Abigail Jayne Baker (31 marzo, 3, 5 aprile), Vojtěch Jansa, Michal Lenner, Mátyás Szilveszter Sántha, Ondřej Potužník.
Santy Caruso
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Dom, Apr 14, 2019
Spettacolo, Teatro