“Napoli è na parola” al Must Musco Teatro di Catania
IL RACCONTO DI UNA DELLE CITTÀ PIÙ COLORITE E CONTROVERSE AL MONDO
Marco Simeoli va incontro a un viaggio ricco di suggestioni, una percorrenza di versi, prosa e musica per raccontare le variopinte ed umane sfaccettature di Napoli
Le parole hanno una forma ed una responsabilità; hanno il potere di divertire, allietare, lusingare ma anche dissimulare, annientare e per quanto si voglia il contrario difficilmente restano inascoltate. Sono in un certo senso materia, tangibili come sculture a volte fraintese, altre percepite alla perfezione, altre ancora divenute proprie. Possono incarnare sensazioni, ricordi, credenze, persone ed allargarsi così tanto da racchiudere una città intera. É questo il caso dello spettacolo Napoli è na parola in scena al Must Musco Teatro di Catania il 13 aprile alle ore 21,00 e il 14 aprile alle 17,30. 2 appuntamenti per raccontare una delle città più colorite e controverse al mondo. Lo spettatore verrà condotto in un viaggio creativo attraverso la genialità di scrittori, poeti, drammaturghi, commediografi e cantautori partenopei, grazie alla recitazione di Marco Simeoli, che vanta un nutrito curriculum e importanti lavori con Gigi Proietti oltre la realizzazio di testi in collaborazione con Claudio Pallottini per la produzione di Agricantus di Palermo.
Nel gioco paradossale tra autenticità e finzione, che il teatro sa regalare, Simeoli va incontro a un viaggio ricco di suggestioni, una percorrenza di versi, prosa e musica per raccontare le variopinte ed umane sfaccettature di Napoli e restituire a questa città tanto contraddittoria, quanto geniale e umana, quella creatività sana che le appartiene. L’attore e regista lo fa attraverso il repertorio delle più significative figure della cultura napoletana del Novecento: Eduardo De Filippo e Raffaele Viviani, Salvatore Di Giacomo e Ferdinando Russo, le macchiette femminili di Pisano – Cioffi, il grande Totò per arrivare ad Annibale Ruccello, Manlio Santanelli, Erri de Luca e Ruggero Cappuccio. Versi poetici, passi di prosa e canzoni intendono far vivere al pubblico tutti gli stati d’animo dell’umano sentire, dalla nostalgia al romanticismo, dal buffo finanche all’infernale, narrando una città che Miguel De Cervantes definì come la più diabolica e la più viziosa d’Europa. Parole, dunque, che raccontano, trasportano e rendono partecipi, ma parole anche pericolose per cui chiedere perdono, come nel lavoro di Giuseppe Patroni Griffi. Napoli è na parola vuole, dunque, mettere in luce la bellezza delle parole per raccontare una città per cui sovente ne servono migliaia e i luoghi comuni, per cui spesso basta un solo termine.
Il prossimo appuntamento al Must Musco Teatro vedrà in scena Aggregazioni, scritto e diretto da Claudio “Greg” Gregori il 18 e 19 maggio. Si concluderà con Amleto in trattoria con Mimmo Mignemi e Valeria Contadino.
M. Gabriella Puglisi
Marco Simeoli va incontro a un viaggio ricco di suggestioni, una percorrenza di versi, prosa e musica per raccontare le variopinte ed umane sfaccettature di Napoli
Marco Simeoli va incontro a un viaggio ricco di suggestioni, una percorrenza di versi, prosa e musica per raccontare le variopinte ed umane sfaccettature di Napoli
Marco Simeoli va incontro a un viaggio ricco di suggestioni, una percorrenza di versi, prosa e musica per raccontare le variopinte ed umane sfaccettature di Napoli Le parole hanno una forma ed una responsabilità; hanno il potere di divertire, allietare, lusingare ma anche dissimulare, annientare e per quanto si voglia il contrario difficilmente restano inascoltate. Sono in un certo senso materia, tangibili come sculture a volte fraintese, altre percepite alla perfezione, altre ancora divenute proprie. Possono incarnare sensazioni, ricordi, credenze, persone ed allargarsi così tanto da racchiudere una città intera. É questo il caso dello spettacolo Napoli è na parola in scena al Must Musco Teatro di Catania il 13 aprile alle ore 21,00 e il 14 aprile alle 17,30. 2 appuntamenti per raccontare una delle città più colorite e controverse al mondo. Lo spettatore verrà condotto in un viaggio creativo attraverso la genialità di scrittori, poeti, drammaturghi, commediografi e cantautori partenopei, grazie alla recitazione di Marco Simeoli, che vanta un nutrito curriculum e importanti lavori con Gigi Proietti oltre la realizzazio di testi in collaborazione con Claudio Pallottini per la produzione di Agricantus di Palermo.Nel gioco paradossale tra autenticità e finzione, che il teatro sa regalare, Simeoli va incontro a un viaggio ricco di suggestioni, una percorrenza di versi, prosa e musica per raccontare le variopinte ed umane sfaccettature di Napoli e restituire a questa città tanto contraddittoria, quanto geniale e umana, quella creatività sana che le appartiene. L’attore e regista lo fa attraverso il repertorio delle più significative figure della cultura napoletana del Novecento: Eduardo De Filippo e Raffaele Viviani, Salvatore Di Giacomo e Ferdinando Russo, le macchiette femminili di Pisano – Cioffi, il grande Totò per arrivare ad Annibale Ruccello, Manlio Santanelli, Erri de Luca e Ruggero Cappuccio. Versi poetici, passi di prosa e canzoni intendono far vivere al pubblico tutti gli stati d’animo dell’umano sentire, dalla nostalgia al romanticismo, dal buffo finanche all’infernale, narrando una città che Miguel De Cervantes definì come la più diabolica e la più viziosa d’Europa. Parole, dunque, che raccontano, trasportano e rendono partecipi, ma parole anche pericolose per cui chiedere perdono, come nel lavoro di Giuseppe Patroni Griffi. Napoli è na parola vuole, dunque, mettere in luce la bellezza delle parole per raccontare una città per cui sovente ne servono migliaia e i luoghi comuni, per cui spesso basta un solo terminIl prossimo appuntamento al Must Musco Teatro vedrà in scena Aggregazioni, scritto e diretto da Claudio “Greg” Gregori il 18 e 19 maggio. Si concluderà con Amleto in trattoria con Mimmo Mignemi e Valeria ContadM. Gabriella Puglisi
Tags: Marco Simeoli, “NAPOLI E’ NA PAROLA” AL MUST MUSCO TEATRO DI CATANIA
Sab, Apr 13, 2019
Spettacolo, Teatro