Poesia e fotografia in connubio a Gravina di Catania
Un’attesa serata artistica, intimistica ed emozionante
Oggi, giovedì 30 agosto 2018, alle ore 18.30, a Gravina di Catania, una coinvolgente serata con la poesia e la fotografia d’autore nell’ambito della rassegna Eventi d’estate 2018.
La serata culturale, organizzata dall’Amministrazione comunale, è stata voluta, in prima persona, dall’assessore alla Cultura Patrizia Costa e dal sindaco Massimiliano Giammusso.
La Sala delle Arti del Parco comunale Borsellino ospiterà la presentazione del libro Oasi Perdute della prof.ssa Cristina Tornali. L’evento è patrocinato dal Comune di Gravina di Catania e organizzato dall’Ain Onlus (Associazione italiana Neurodisabili) e dall’Ordine internazionale dei Cavalieri di Pythias.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Giammusso e dell’assessore Costa, interverranno al tavolo dei relatori: il prof. Emilio Galvagno e il giornalista Umberto Teghini, parteciperanno inoltre i Consoli onorari in Sicilia di Turchia e Grecia, rispettivamente Domenico Romeo e Arturo Bizzarro. Nell’occasione verrà allestita inoltre la mostra fotografica “Graffi d’autore” di Nino Gullotti a cura di Milena Di Grazia.
Cristina Tornali, medico e docente dell’Ateneo catanese, dichiara: «É una relazione che si preannuncia intimistica ma che riesce a raggiungere una dimensione sociale e universale alla ricerca della consapevolezza dei limiti della condizione umana». E puntualizza: «La poesia è una cura per l’anima; nelle mie composizioni sono presenti molti elementi che rimandano ai miti, alla gioia che scaturisce dall’osservazione della natura ma anche tracce di sofferenza. Il particolare momento storico che stiamo vivendo, con tutte le contraddizioni e le incertezze tipiche della società globale, impone una rivalutazione del potenziale comunicativo della poesia che riesce a esprimere emozioni complesse in parole sintetiche e immediate. Anche il rapporto tra poesia e musica, pur nelle diverse sfaccettature stilistiche e metodologiche può contribuire in tal senso, amplificando la portata della comunicazione poetica».
Su “Graffi d’autore” così si esprime Gullotti: «L’idea alla base è semplice: l’unione tra la vista e il tatto; la luce disegna l’immagine e poi il graffio netto e preciso incide la materia». E la curatrice, Milena Di Grazia, aggiunge: «Ogni opera è unica. I graffi valorizzano e rendono reali al tocco le emozioni che la luce dona e al tempo stesso sperimentano un’idea nuova dove la fotografia si può toccare, oltre che vedere».
Mary Virgilio
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Gio, Ago 30, 2018
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