Mostra d’Arte a Palazzo Barbagallo di Nicolosi
Il “Giallo Rosso Blu” di Teresa Borgia, Pippo Consolo e Pippo Ragonesi
Su iniziativa della locale Associazione Nazionale Carabinieri Nucleo Protezione Civile “Gen. Francesco Friscia” ed il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Nicolosi, il pomeriggio di domenica 21 maggio, è stata inaugurata, nei locali di Palazzo Barbagallo, la Mostra d’Arte “Giallo Rosso Blu” dei pittori Teresa Borgia, Pippo Consolo e Pippo Ragonesi, tre artisti uniti da un forte vincolo di amicizia.
Madrina del Vernissage è stata l’avvocato Nunzia Leotta che, intervendo, ha avuto parole di elogio verso i tre artisti etnei i quali, per le loro qualità artistiche, sono riusciti a richiamare all’inaugurazione un folto numero di presenze; fra questi l’on. Alfio Papale e gli assessori Sonia D’Arrigo e Giuseppe Di Mauro che si sono congratulati con i Tre per il valore espressivo delle loro tele. Ha fatto gli onori di casa il Presidente dell’Associazione ospitante, maresciallo Franco Cardamone.
Tre stili diversi che racchiudono – a dire del prof. Pino Pesce – la stessa anelante ricerca di un motore universale del creato. E la ricerca può servirsi di tecniche più o meno semplici, più o meno complicate fino all’astrattismo che perde ogni connotato reale. Ma questo non vuol dire – precisa il professore – che la semplicità non abbia una valenza artistica e – a sostegno di quanto affermato – indica la pittura di Teresa Borgia citando Bukowski il quale sosteneva che la semplicità è una verità profonda per realizzare ogni cosa: dalla scrittura alla pittura passando da ogni tipo di creazione artistica. Quindi il confronto con gli stili più complessi di Consolo e Ragonesi. Sul primo, Pesce è d’accordo con quei critici che individuano nella sua pittura una tecnica polisemica; c’è infatti nell’artista di Ragalna una molteplicità di significati nelle sue forme che si intricano in un turbinio di colori i quali sembrano confusi e messi a caso sulla tela portando indietro nel tempo, fino alle origini del cosmo, ma proiettandosi anche verso il futuro. E di questo oscillamento fra origini e futuro non sarebbe scevra la pittura di Ragonesi che, nella mostra di Nicolosi, però esprime una sorta di realismo mistico; attratto dalla terrenità ma sempre con lo sguardo verso il cielo.
La mostra chiuderà i battenti domenica 28 maggio.
Santy Caruso
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Mar, Mag 23, 2017
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