Eleonora Bordonaro al Teatro Antico di Taormina
Nell’aria, nel suolo, nel suono, nel cuore del tempo col fiato degli avi!
Chiunque ci avesse visto, avrebbe detto che eravamo seduti ad ascoltare. Eppure eravamo altrove.
Nell’aria, nel tempo, nel suolo, nel suono. Nel suono del linguaggio del cuore, nell’armonia del fluire di un canto in siciliano partorito dalle viscere di una figlia della sua terra.
Eleonora Bordonaro, paternese di nascita, romana d’adozione, solista dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica, diretta da Ambrogio Sparagna, insieme alla quale ha duettato con grandi nomi del panorama musicale italiano (De Gregori, Peppe Servillo, Carmen Consoli, Moni Ovadia, per citarne alcuni); interprete di varie colonne sonore per il cinema, fra cui Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek e Romanzo Criminale di Stefano Sollima; solista de La Custodia del Fuoco, inciso nel 2013 con i Majarìa Trio, e Skanderband, per la direzione artistica di Michele Lobaccaro; cofondatrice della Casa Museo del Cantastorie di Paternò.
L’occasione è di quelle speciali, di quelle da abito nuovo e da sera: inaugurazione della VI edizione di Taobuk, Teatro Antico di Taormina: millenni di storia, il fiato degli avi che resta vivo e soffia nonostante il cielo aperto.
E lei – elegantissima – è miniatura che si fa gigantessa in un canto che sospende il tempo.
La colonna sonora è quella di Nuovo Cinema Paradiso, in omaggio a Morricone, un brano di una dolcezza forte come pochi, capace di entrare sottopelle e scorrere fino a far vibrare altrove.
«Avevo provato ad interpretarla in inglese, in portoghese, in italiano, ma non mi convinceva, c’era sempre qualcosa che non mi appagava in pieno» – racconta – «poi, urgente, mi si è rivelata la necessità di farla totalmente mia, di darle la voce dell’anima, dunque, ho riscritto il testo in siciliano».
E’ la prima volta che si cimenta con un suo testo e il cuore le batte fortissimo nell’interpretarlo; si è esibita in Francia, Inghilterra, Ungheria, Polonia, Svizzera, Spagna, Germania, Russia, Yemen, Iraq; i suoi concerti sono stati trasmessi dalle reti Rai e da diverse emittenti televisive, ma il Teatro Antico di Taormina – il Teatro della Sua Terra – resta un’emozione indescrivibile.
«Cantarci è stato catartico; ho emesso – ci dice ancora inebriata Eleonora – il primo suono davanti a tutta quella gente, a quella bellezza tangibile, e poi mi sono ritrovata a volare; non mi sentivo più corporea: ero nell’etere, nella poesia, nel sogno. Non so come sia andata, ma sento ancora i brividi addosso».
E li abbiamo sentiti anche noi, e Tornatore – cui è andato il riconoscimento Taobuk Award 2016 – che si è complimentato con la bella Eleonora, colpito non solo dal talento ma anche dalla scelta coraggiosa di dar voce sicula al brano.
In attesa di risentirla sul grande schermo, la serata inaugurale verrà trasmessa in differita il 25 settembre su Rai 1, la ringraziamo per il lustro che rende all’Isola in giro per il mondo e le auguriamo fermento creativo che porti pace ed armonia.
Claudia Barcellona
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Lun, Set 19, 2016
Eventi, Spettacolo