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L’ultima fatica letteraria della scrittrice siciliana lunedì 23 novembre al castello normanno

Esistono storie che vorremmo cambiare perché ci appaiono ingiuste. spietate come una lama che spezza e taglia l’anima. Eppure nel loro svolgersi nessuno ci ha fatto caso, si sono srotolate così, nell’indifferenza, gomitoli lisi, dimenticati, oggetti che nessuno usa più nonostante si tratti di persone. Carne, sangue, battiti che sentono il dolore ma non lo sanno riconoscere, scevri di carezze,  di cuore  vivono una giungladentro e fuori e la giungla è piena di trappole, prima o poi una t’inghiotte. Ingurgitate sono Simona, Giovanna, Tiziana e Barbara, bambine vissute negli istituti religiosi per infanti abbandonati, con addosso la colpa delle madri,  senza identità, livellate dal taglio dei capelli all’unico abitino posseduto. Crisalidi che inevitabilmente diventano farfallesenza amore. È questo il senso del nuovo romanzo di Emma la Spina, Come fossi una bambola (PIEMME).

La scrittrice catanese alla sua terza opera edita, vuole ancora una volta dare voce e a chi non ce l’ha mai avuta, a chi è vissuto ai margini, invisibile. Lo fa attraverso 4 donne accomunate da una sorte sghemba, iniqua, quasi inevitabile perché chi non è amata non esiste. E racconterà di questo libro in occasione della rassegna “Incontro con l’autore”, organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dal periodicol’Alba, al castello normanno di Motta Sant’Anastasia, il 23 novembre alle ore 18.00.

Ne parleranno con l’autrice il prof. Pino Pesce (Direttore del’Alba) e la dott.ssa Gabriella Puglisi (Dottore di ricerca e collaboratrice del suddetto periodico). Una serata culturale e densa di riflessione resa ancora più ricca dall’attore Mario Opinato e dal Cantante Felice Rindone.

Santy Caruso

Santy Caruso