Premio “G. B. Nicolosi” del Lions Club di Paternò
Nasce nel 2005 per valorizzare i talenti locali a nome della Città
E’ stata celebrata, l’8 marzo, la decima edizione del premio Gian Battista Nicolosi da parte del Lions Club di Paternò, a nome della città.
Il premio nasce e si istituisce nel 2005, per iniziativa dell’avv. Asero, allora presidente del Lions Club di Paternò e da allora ne mantiene la carica in qualità di presidente della commissione.
Il premio nasce per valorizzare i talenti locali ed esprimere riconoscenza e gratitudine a coloro che, in veste di cittadini, istituzioni ed enti, hanno arrecato con il loro operato, benefici ed onore alla città di Paternò, proprio come fece il grande G. B. Nicolosi, facendola conoscere a tutto il mondo.
E da quell’anno, ritualmente, il premio viene assegnato dal Lions Club a nome della città. Della commissione fanno parte: il presidente pro tempore, attualmente il dott. La Spina e due soci: Salvatore Abate e Angelo Loiacono.
Quest’anno è stata premiata l’Arma dei Carabinieri «per l’impegno quotidiano nei confronti del territorio a tutela e a salvaguardia dei cittadini».
«I Carabinieri sono un punto di riferimento – sostiene l’avv. Asero – e sono in prima battuta coloro i quali vengono chiamati in causa quando il cittadino si trova in difficoltà e quando subisce o crede di subire un torto, quindi ancora prima dell’avvocato e questo sottintende che i Carabinieri hanno conquistato la fiducia dei cittadini».
E’ quindi un “grazie” ai Carabinieri, premiati nei suoi rappresentanti: il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Paternò, il capitano Lorenzo Provenzano, il comandante del nucleo operativo e radiomobile, tenente Martino Della Corte e il Comandante della stazione di Paternò, Marco Di Bartolo.
Durante la serata, tenutasi nella sala conferenze dell’Istituto Mamma Provvidenza, presso le suore domenicane, il Comandante, attraverso una sequenza cronologicamente ordinata di pregiate diapositive, ha ricordato molti degli eventi che hanno messo in luce in modo particolare il servizio dell’Arma: dalla festa della Santa Patrona, al servizio d’ordine pubblico e alla lotta contro la criminalità, esponendosi quotidianamente al pericolo. Tra i nomi che si sono ricordati, vanno menzionati: il brigadiere Placido De Luca, che salvò lo scultore Mariano Ventimiglia mentre una bombola di gas stava per esplodere, ed il maresciallo Iurato. Questi, a memoria di quanti lo conobbero, pare possedesse preziosi meriti: quando un cittadino si rivolgeva a lui per un torto subito, era sua consuetudine tentare una conciliazione fra le due parti, così, convocava di sua iniziativa la controparte riuscendo abilmente a metter pace tra contendenti, travalicando generosamente i limiti degli obblighi istituzionali a favore di quelli umani.
Questo forse uno dei temi su cui varrebbe la pena fermarsi e riflettere un po’ di più.
La serata, ricca di presenze, registrava tra ospiti di riguardo, membri della Giunta comunale, il presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri, il senatore Salvo Torrisi e il tutto in una cornice pregiata di divise dell’Arma e di una mostra fotografica firmata da Giuseppe Barbagiovanni.
Norma Viscusi
Mar, Apr 8, 2014
Spettacolo