“Rosa Balistreri” di Giuseppe Cantavenere all’Università di Catania
Lunedì 31 marzo il libro verrà presentato al Coro di notte dei Benedettini
Lunedì 31 marzo, nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini, sede del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, verrà presentato (organizzato dallo stesso Dipartimento) il libro “Rosa Balistreri” dello scrittore agrigentino Giuseppe Cantavenere. Ne parleranno con l’Autore il prof. Nunzio Famoso, docente di Geografia all’Università di Catania, già preside alla Facoltà di Lingue, e il prof. Pino Pesce, direttore del periodico “l’Alba”.
L’incontro verrà arricchito da letture, brani musicali e testimonianze eseguiti dall’attrice Luisa Ippodrino, dalla folk singer Cinzia Sciuto, dal prof Gianni Famoso e dal dott. Francesco Giuffrida.
«Struggente e appassionata, Rosa Balistreri, davanti a un registratore, pochi mesi prima della morte prematura racconta a Giuseppe Cantavenere la sua vita in una Sicilia violenta. […] Rosa conosce la fame, le umiliazioni, gli aspetti brutali della vita che ha cadenze da tragedia greca. Non si piange addosso, impreca e canta, il canto come liberazione Fugge dalla Sicilia verso la libertà e si ferma a Firenze.
Poi fortuna insperata, partecipa ad una commedia di Dario Fo […].
Muore il 20 settembre 1990 a seguito di un ictus che la coglie durante uno spettacolo in Calabria.» (Dal quarto di copertina del libro “Rosa Balistreri” di Giuseppe Cantavenere, Salvatore Sciascia Editore.
«Giuseppe Cantavenere, avvocato, è nato a Palma di Montechiaro (Ag) e vive tra Montecatini Terme e la sua casa di campagna a Licata. Ha pubblicato i romanzi “La morte gentile” (1983), “Il bambino nell’azzurro” (1986) e ”Il giudice, l’avvocato e il berretto a sonagli” (Salvatore Sciascia Editore, 2010). Per “Sciascia” scrive anche “Rosa Balistreri”, cui si accompagna il DVD “La voce di Rosa” (2012), con la regia di Nello Correale e la partecipazione di Donatella Finocchiaro. Di quest’ultimo lavoro c’era già stata una prima edizione per la Casa Editrice “La Luna” (1992).» (Da “l’Alba”, periodico per il quale l’avvocato Cantavenere collabora come giornalista culturale).
Santy Caruso
Lun, Mar 31, 2014
Primo Piano, Spettacolo