“Giornata della Donna” a Piazza Lanza di Catania
Ore emozionanti al Reparto femminile “Etna” della Casa Circondariale
Molto emozionante lo svolgimento dell’atteso Evento sulla “Giornata della donna”, sabato 8 marzo 2014, nella Casa Circondariale di Piazza Lanza a Catania, al reparto femminile “Etna”. Molto entusiasti della manifestazione, oltre le donne recluse, anche il Direttore, dott.ssa Elisabetta Zito, e gli operatori del trattamento, Educatori e Polizia Penitenziaria.
La poesia Darsi pace di Marco Guzzi, letta dall’educatore Franco Furno, ha aperto l’appuntamento, cui ha fatto seguito il caloroso intervento dell’educatrice Beatrice Sciarrone che ha introdotto l’ospite: la scrittrice Emma La Spina, accolta con altrettanto calore da tuti i presenti per la forza che che trasmette con la sua testimonianza di vita.
Sui due libri della scrittrice: Il suono di mille silenzi e Mille volte niente, editi da Piemme, la giornalista Grazia Calanna, moderatrice dell’incontro, ha detto che «sono caratterizzati dalla ferma intenzione di fare crollare i muri innalzati dall’indifferenza. Protagonista, dunque, una storia vera scritta con il coraggio di chi intende mettere in comunicazione il mondo sotterraneo degli abusi con quello della trasparenza e del rispetto. Una storia nella quale tutti possiamo (o dobbiamo) riconoscerci segnata dalla lotta instancabile per la sopravvivenza e per la ricerca di una esistenza dignitosa e indipendente».
Ringraziando tutti gli intervenuti, la dott.ssa Elisabetta Zito, Direttore Penitenziario, ha puntualizzato: «È in queste occasioni, in un contesto malinconico ma pulsante, che si vuole, insieme, smorzare l’afflittività della condizione cercando di conferire significatività e simbolismo produttivo alla ricorrenza, giacché, come assodato, è dalla positiva canalizzazione della sofferenza che si ottengono i migliori risultati di revisione e cambiamento».
Una stupenda performance teatrale delle detenute, guidate dalla prof.ssa Marzia Cristaldi, ha poi rappresentato il ruolo femminile nella storia: dalla preistoria al medioevo; dalla lettura di Vite Sospese, toccante e applauditissima poesia di Franco Furno, ai momenti musicali della pianista Cristina Spina.
Così ha commentato la scrittrice Emma La Spina: «Una giornata densa di emozioni. Sono entrata in un mondo per me sconosciuto, un’umanità profonda, a me sembrata inizialmente inaccessibile, ma che invece, ho scoperto, nascosta in un ritegno dettato da un pudore inaspettato. Dopo, pian piano, i cuori sono usciti allo scoperto e gli occhi hanno mostrato scorci dell’anima. Man mano che parlavo, riuscivo a percepire tutto questo. Un mio ringraziamento di cuore va a tutti voi che avete organizzato una manifestazione così commovente e che mi avete fatto vivere momenti diversi, speciali. Grazie al Direttore Penitenziario, dott.ssa Elisabetta Zito, a tutti gli operatori del trattamento, agli Educatori, al Comandante e alla Polizia Penitenziaria. Grazie all’Educatrice Beatrice Sciarrone, amica cara, così dotata di straordinaria sensibilità, della quale non avevo mai dubitato, ma che in questa occasione si è mostrata nella sua profondità. Grazie alla giornalista Grazia Calanna che ha fuso il suo superiore spessore professionale con la grande delicatezza del suo animo. Grazie a Franco Furno per la poesia che ci ha donato. Ho notato, dal tremore delle mani e della voce, una grande emozione, che gli ha fatto onore. Grazie alle detenute per lo spettacolo ricco di sentimento e partecipazione e alla pianista Cristina Spina per le note musicali che ha fatto volare libere nell’aria aprendo a meravigliosi orizzonti un locale chiuso alla libertà».
La Redazione
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Mar, Mar 11, 2014
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