Restituire la Valle del Simeto alla sua sacralità
Collaborazione ed interazione con le realtà sociali territoriali per un mondo pulito
“Nulla si crea, niente si distrugge, tutto si trasforma” (da Lavoisier ad Eraclito del Pantha Rhei [tutto scorre]), fonda e fissa un fondamento etico di cui si servono associazioni rivolte alla salvaguardia della natura e alla sua promozione valoriale .
“Vivisimeto” è tra queste. Nasce circa 10 anni fa, ispirata e mossa dal bisogno di contrastare il progetto di installazione del termo valorizzatore nella valle del Simeto.
Da allora “Vivisimeto”, che si connota come associazione naturalista e ambientalista, rivolta al servizio di volontariato, si è evoluta trasformando carattere, atteggiamento e identità, segnando così una svolta significativa nella storia di Paternò, Adrano, Biancavilla e tutto il circondario.
Da bellicosa e contrastante, il suo spirito dunque è divenuto propositivo, cioè a favore della promozione e della formazione di una mentalità rivolta allo sviluppo.
“Vivisimeto” deve la sua costituzione, occorre dirlo, all’impegno di persone e di associazioni civiche che si sono battute e hanno dato l’anima perché il pericolo del termovalorizzatore fosse scongiurato; e ricordare il particolare contributo di Nino Tomasello, Alfredo Corsaro, Paolo Guarnaccia, Graziella Ligresti, Turi Maurici tra i nomi più appassionati, è doveroso .
Accanto a questa lodevole rosa di arditi combattenti, non sono mancati astri del firmamento internazionale nell’ambito della ricerca, della sperimentazione e della formazione per la salvaguardia del patrimonio naturalistico.
Fra tutti Paul Connett, docente di chimica organica e tossicologia presso l’ università S. Lawrence di New York e approdato anche a Paternò, tappa significativa di un tour internazionale, per proporre come stile di vita, il primo principio della termodinamica, già sintetizzato nell’illuminato assioma eracliteo del Pantha Rhei. Nulla si crea, niente si distrugge, tutto si trasforma e che darà vita al ad una strategia articolata in dieci step, proposta a tutto il mondo, denominata opportunamente “Zero Waste”, ovvero, ”Rifiuti Zero”.
“Vivisimeto” sposa la causa e le sue modalità con uno spirito di collaborazione ed interazione con le agenzie sociali presenti nel territorio e cresce virtuosamente per realizzare un mondo pulito partendo dalla trasformazione e dal riciclaggio del rifiuto.
Un fondamento imprescindibile e che muove il motore di ogni azione è la considerazione che in natura il termine o concetto di “rifiuto non esista” poiché tutto può essere riciclato ed essere il fine ultimo di ogni azione.
L’elemento che non può essere riciclato viene considerato “errore industriale” che dovrebbe essere ripensato e riconvertito e perciò abbattuto come elemento inquinante.
In tal senso, la strategia “Rifiuti Zero” sarebbe possibile, secondo l’attivista Connett, nell’arco di un ventennio: 2000, anno del suo battesimo, 2020 anno della piena realizzazione.
Oggi abbiamo metropoli come San Francisco che totalizzano una raccolta differenziata dell’80% .
Ma anche l’Italia mostra di non voler restare indietro, individuando il suo primo campione nel comune di Capànnori, in provincia di Lucca, che registra quasi il100% di zero rifiuti su una comunità di circa 50.000 abitanti.
Altro buon merito si può riconoscere ad un numero crescente di comuni siciliani, – almeno 70, stando ad un censimento recente –che condivide questa fede e ne imbraccia la buona battaglia; valgano tra questi i comuni di Biancavilla e Adrano.
Dunque, il rifiuto pare sia un “problema” solo se non lo si tratta secondo una logica costruttiva e mirata.
La Valle del Simeto, così restituita gradualmente alla sua sacralità, diventa vieppiù scenario di azioni plurime, che si raccordano alle intenzioni vocazionali dei vari partners, prestandosi ad elaborare percorsi mirati per la conoscenza e scoperta del territorio, inesauribile per le ricchezze variopinte ed eterogene.
Diventa scenario di azione la valle, d’incontro e confronto, poiché attira e riesce a comporre mescolanze di fasce diverse di utenza, in termini di età, cultura ed interessi, che vanno dall’esplorativo al ricreativo e al contemplativo.
“Vivisimeto” è l’interlocutore primo di questi itinerari e sotto la guida del prof. Luigi Carlo Puglisi, suo attuale presidente, continua questa tradizione di immersione nella natura e annovera tra i suoi fedelissimi, studiosi di alto e vario livello nella gamma delle performance e competenze, simpatizzanti, associati, cultori e semplici fruitori, entusiasti viaggiatori dai sensi incantati che sanno staccare i fili da una dipendenza tecnologico-metropolitana martellante e spiegare le ali verso i suoni ineffabili che raccontano l’eterno. Settembre e ottobre hanno un calendario, dei luoghi e delle opportunità, rivolto ad aggregare, conoscere, formare, sensibilizzare e reclutare nuove forze ed iniziative per la difesa e il godimento di un patrimonio che travalica gli interessi personali per costituirsi legittimamente come patrimonio di tutti.
Norma Viscusi
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Gio, Ott 10, 2013
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