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“The rocket”, un film di Kim Mordaunt

Dom, Ott 6, 2013

Spettacolo

La drammatica vicenda di un laotiano che porta un marchio maledetto

La storia di riscatto di un ragazzino dal destino segnato dalla nascita in un film coinvolgente e pertanto da vedere: The rocket di Kim Mordaunt.
Nel sud-est asiatico, nelle terre vergini del Laos, dai villaggi miseri e poveri, la nascita di due gemelli, con la morte prematura di uno dei due, riveste il primogenito Alho del marchio di maledetto.

Ragazzino vispo ed intelligente, Alho combatterà con tutte le proprie forze per scrollarsi di dosso il marchio di portasfortuna che le leggende popolari hanno contribuito a cucirgli addosso.

Reagendo con forza alla perdita della madre e ad un clima familiare per niente sereno, il piccolo protagonista coltiva la voglia di rivalsa, collezionando quotidianamente piccoli successi accanto a grandi delusioni.

La partecipazione ad un concorso per la costruzione di un razzo, The rocket del titolo, sarà per lui l’occasione di dimostrare le proprie qualità, e la tenace forza d’animo.

Con uno sguardo privo di pietismi, il regista australiano ci conduce tra i diseredati del Laos per mostrarci la ricchezza della loro miseria, l’attaccamento alla natura ed alla terra di una regione incontaminata. È quella porzione di sud-est asiatico che riconosce come simboli dell’America, accanto alle mine dei campi da guerra, il whisky e la musica di James Brown, la protagonista del lungometraggio ospite come fuori concorso al Milano Film Festival.

Se la descrizione sincera ed appassionata sprovvista di sentimentalismo rende The rocket un film realista, i personaggi di contorno della nonna severa ed ostile, promulgatrice della maledizione di Alho, e lo zio Purple, sosia indiano di James Brown, conferiscono colore e vivacità alla pellicola. Ottima l’interpretazione del piccolo attore protagonista.

Premiato alla Berlinale e al festival di Sidney, The rocket sarà il prossimo candidato all’oscar per l’Australia.

Laura Timpanaro

Laura Timpanaro

Laureata in Lettere moderne, dal 2007 ha iniziato a scrivere per diverse testate locali, free press cartacee e telematiche, occupandosi principalmente di cultura e spettacoli e di cronaca locale. Ha collaborato anche con l’emittente televisiva “Video Star”. Appassionata di teatro, sia lirico che di prosa, adora in particolare il teatro contemporaneo. Si è specializzata in Filologia Moderna a marzo del 2012 discutendo una tesi su l’“Amleto” di Carmelo Bene. Segue molto anche il cinema: i suoi registi preferiti sono Kubrick, Fellini ed Almodovar. Altre sue passioni sono il fitness e i viaggi.

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