A A
RSS

Pasqua a Biancavilla, una tradizione che si perde nei secoli!

Lun, Mar 18, 2013

Attualità, Eventi

Le Confraternite e la devozione popolare animano antichi e suggestivi rituali

Ritorna puntualmente a Biancavilla la Pasqua con i suoi rituali pasquali d’antica tradizione; infatti le Confraternite che li animano hanno origini che si perdono nei secoli.
Tutta la Settimana Santa è caratterizzata da ricchezza di apparati, da oggetti devozionali e da un intenso movimento popolare appassionato e particolarmente devoto.

Riti carichi di suggestione, storia e cultura e antiche tradizioni prendono il via la Domenica delle Palme, con la benedizione di ramoscelli d’ulivo e tenere palme che rievocano l’ingresso di Gesù a Gerusalemme.
Nella serata il centro cittadino diventa teatro della “Via Crucis Vivente” a cura della Famiglia francescana della cittadina etnea.

Il triduo dei riti pasquali entra nel vivo il Giovedì Santo, con I Cruciddi: la visita ai “Santi Sepolcri”, allestiti in tutte le chiese parrocchiali dove è riposto il SS Sacramento.
Il Venerdì Santo ha inizio all’alba con la Cerca; cioè dell’Addolorata che cerca, per tutta la città, il Figlio morto.
Diversi sono i momenti toccanti della processione, che comincia alle prime luci dell’alba per “proteggere” il volto di cera delicato della Madonna.

I fedeli accompagnano Maria Addolorata, avvolta da un manto viola, nel suo lungo percorso cittadino. Quando a Ddulurata passa davanti al Palazzo comunale, il sindaco di Biancavilla, dott. Giuseppe Glorioso, le rende un omaggio floreale a nome di tutta la città.
A Cerca si conclude dopo più di sei ore in chiesa Madre davanti al Cristo Morto, custodito nella sua teca ricoperta d’oro e con, in sottofondo, i canti del Coro della Basilica.

A sera, invece, si svolge la “Processione dei Misteri” (per il tradizionale giro dei santi), che vanta già tre secoli di storia, affascinante e suggestiva per l’atmosfera, ma soprattutto per la fede e la devozione dei confrati. Un momento toccante della processione serale è l’antica tradizione A scisa ‘da Cruci: il Cristo Crocifisso (simulacro in legno con gli arti movibili), viene deposto e sistemato nella bara per la processione dei “Misteri”.

La sacra rappresentazione, dei Misteri è sorta agli albori del Settecento con la processione di tre statue (il Cristo alla Colonna, il Cristo Morto e l’Ecce Homo), accompagnate dalle rispettive confraternite.

Nei secoli si sono aggiunte le altre congreghe che hanno introdotto altri gruppi statuari, fino ad arrivare a sette simulacri, che rappresentano le diverse tappe terrene della vita di Cristo, più la “Torcia.”.

Il Sabato Santo si rinnova la tradizione della Cascata da tila: è lo svelamento del Cristo Risorto, uno dei riti più suggestivi e coinvolgenti della Santa Pasqua, che consiste nella caduta di un telo che sino a quel momento aveva coperto il simulacro del Cristo Risorto.
La Domenica di Pasqua è dedicata alla tradizionale “Pace” tra il Cristo Risorto e la Madre che avviene a mezzogiorno in punto.

Il simulacro dell’Arcangelo Gabriele va davanti al sacrato della Basilica della Madonna dell’Elemosina, dove trova davanti alla porta la confraternita del SS Sacramento con lo stendardo rosso che rappresenta il Cristo Risorto.

Inizia un antico rituale che vuole che l’Arcangelo porti la notizia della Resurrezione alla Madonna e l’accompagni all’incontro con il Figlio.
I simulacri del Cristo e di Maria, dopo essersi “salutati”, vengono avvicinati fino a toccarsi per simulare il bacio della “Pace” ed è l’apoteosi: dopo il momento della sofferenza, esplode la gioia collettiva del popolo, che si fonde con lo sparo dei mortaretti, con lo scampanio festoso delle campane, con la musica della banda…

E’ Pasqua! Festa di rinascita, di pace e di perdono.

Agata Rizzo

Agata Rizzo

Insegnante di scuola dell’infanzia nel IV Circolo Didattico “Michelangelo Virgillito” di Paternò, II Collaboratore del Dirigente Scolastico e Responsabile della Scuola dell’infanzia.
Referente del progetto Pari Opportunità “Bambine e bambini, uguali…ma diversi”, da 10 anni coordina il giornalino scolastico “La Gazzetta RosAzzurra” sul tema delle pari opportunità e della genitorialità, diretto alle famiglie degli alunni. Negli anni ha collaborato con riviste del panorama pedagogico nazionale quali “Scuola Materna”-Ed. LA SCUOLA- e “Infanzia”-Alberto Perdisa Editore.
Nel 2006 è risultata II finalista con il progetto sulle Pari Opportunità “Bambine e bambini, uguali…ma diversi” al I Premio “Piccolo Plauto”, edito dalla Rivista Infanzia e dall’Università di Scienze dell’Educazione di Bologna.

Tags: , , , , , ,

Una risposta a “Pasqua a Biancavilla, una tradizione che si perde nei secoli!”

  1. carlo ha detto:

    carissima agata, nell’articolo sulla pasqua a biancavilla ho notato un errore che è balzato i miei occhi.
    Forse, ancora, si riesce a scrivere articoli sulle tradizioni riprendendo cose gia archiviate, senza aggiornarsi nel corso degli anni.
    non so da quando tempo non venga a biancavilla, ma sicuramente non è venuta negli ultimi 3anni. dico ciò xkè proprio in questi ultimi anni si è aggiunto un ottavo gruppo statuario, ke negli articoli pubblicati da voi (almeno negli ultimi tre anni)non viene citato.quindi il mio invito è quello ke lei venga di persona a vedere la pasqua a biancavilla evitando così di scrivere articoli inesatti e soprattutto ripetitivi.
    grazie mille e buona pasqua!!!!!!

Lascia un commento

agata rizzo alba Anna Rita Fontana arte bellini belpasso biancavilla cannizzaro carlo caputo carmelo ciccia catania cinema collura Coro lirico siciliano daniela schillaci danilo festa discarica motta film giuseppe cantavenere iti cannizzaro l'alba l'Alba ArteCulturaSocietà l'alba periodico laura cavallaro laura timpanaro libro mario incudine matteo collura misterbianco mostra motta sant'anastasia nino di guardo no discarica norma viscusi paternò patrona pdf pino pesce rosa balistreri scuola SI.RO spettacolo taormina teatro Teatro Massimo Bellini di Catania

Bacheca Periodico – Ultime Edizioni