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Paternò festeggia la Santa Patrona Barbara

Mar, Nov 27, 2012

Attualità, Eventi, Informazione

Tradizione, luminarie artistiche, spettacoli pirotecnici e tanta Fede!

Lo spirito con cui si celebra e si vive quest’anno a Paternò la festa di Santa Barbara è quello della fede, una fede che invita a guardare alla celeste patrona come esempio fulgido di certezza incrollabile verso Dio. L’invito viene espresso da papa Benedetto XVI che ha voluto che  l’anno pastorale in corso fosse vissuto come “Anno della fede”, individuando nei suoi contenuti anche un percorso che guarda alla fede incrollabile testimoniata dai santi, in particolare dai martiri. Ci sembra appena il caso di ricordare che la giovane Barbara subì dolorosi martiri ed umiliazioni, pur di non tradire la sua fede di cristiana e per questo venne proclamata Santa e Martire. Come ci insegna Sant’Ambrogio, uno dei massimi dottori della chiesa, la manifestazione individuale e comunitaria del rapporto con Dio, e quindi con i Santi, investe un vasto insieme di istituzioni, atteggiamenti umani interni ed esteriori, riti, pratiche religiose, feste, oggetti, ecc. che, stratificati nel tempo, costituiscono il culto. Nei secoli, ben poco è cambiato nei riti che intendono solennizzare la Santa Patrona: è quello che ci piace definire la “banca della memoria” di ognuno, ricordi indelebili che fanno della festa di Santa Barbara un evento unico, atteso tutto l’anno da ogni paternese.

 Il culto di Santa Barbara nella storia di Paternò ha radici profonde che risalgono al 1576 quandola Verginedi Nicomedia liberòla Cittàdal flagello della peste. Teatro della patrologia sono stati, e sono, tre luoghi sacri: la chiesetta dell’Itria, la chiesa di Sant’Antonio Abate, e quella di Santa Barbara, tre chiese che racchiudono in sé non solo tutti gli eventi che la storia ci consegna ma anche tutto quel bagaglio di tradizioni che ci è stato trasmesso dalle generazioni passate e che ancora oggi fanno da corollario alla festività.La Chiesadell’Itria, prima dimora religiosa della Santa, si può considerare il luogo da cui si sviluppa la devozione perla Santa Patrona.Infatti il suo culto si fa risalire ad un evento miracoloso legato ai fatti della peste del 1576: apparsa in sogno ad una donnala Patronale chiese di far scavare sottola Chiesadell’Itria dove vi erano conservate delle corde da dare alle fiamme. Il desiderio di Santa Barbara venne eseguito e l’8 settembre del 1576, festa della Vergine Bambina, l’immagine di Santa Barbara fu portata in processione insieme alla Gloriosissima Vergine e la peste, all’improvviso, cessò. Il terribile morbo lega anche la chiesa di Sant’Antonio Abate al culto della Santa, in quanto, dove oggi ha sede l’omonima Chiesa nell’infausto anno 1576 venne aperto uno dei due lazzaretti cittadini dove portare gli ammalati che, in seguito, improvvisamente guarirono grazie all’intercessione della Santa. Salvata dalla peste, la popolazione chiese ai Moncada di proclamarela Santacompatrona della cittadina insieme a San Vincenzo, e  i cittadini da quel momento acclamarono Santa Barbara Patrona principale di Paternò. A seguito di questi eventi si costruì una nuova dimora che fosse degna della celeste patrona: l’attuale, monumentale Chiesa di Santa Barbara a tutt’oggi, purtroppo, inagibile.

Oggi, le celebrazioni religiose della santa Patrona iniziano il 3 novembre e si concludono l’11 dicembre con l’Ottava dei Festeggiamenti. Subito dopo le feste di Ognissanti e dei “Morti”, in città si vive un’aria nuova: dal 3 novembre, inizio delle celebrazioni religiose, si susseguono a Paternò tante iniziative religiose e culturali, una miscellanea di religiosità, devozione e  folklore, per onorare con quanta più enfasi possibile Santa Barbaruzza, vezzeggiativo con cui è chiamata dai paternesi la Vergine e Martire Barbara. Paternò, all’improvviso, cambia volto, si veste a festa, rivivendo tradizioni secolari: processioni, luminarie artistiche e spettacoli pirotecnici illuminano la Città, rendendola unica nella sua particolare luce di festa. Le prime varette fanno capolino per le strade, dai balconi degli antichi palazzi pendono drappi di seta ricamata e arazzi con i simboli barbarini, il centro storico, per effetto delle variopinte luminarie, è pervaso di nuovi colori.  Man mano che ci si avvicina alla festa, echeggiano sempre più impetuosi i fuochi d’artificio e fanno la loro apparizione le prime bancarelle di calia e simenza, di torrone, caramelle e bomboloni.

A dicembre, si ha il clou della festa che si apre giorno 2 con la Giornata del Cereo, l’espressione dell’aspetto più folcloristico-popolare legato ai festeggiamenti: è la cerimonia della benedizione dei cerei, simbolo della devozione dei fedeli. I cerei, nel dialetto paternese varette, rappresentano le offerte della cera dei ceti sociali alla Patrona. Come da tradizione precedono il fercolo della Santa, annunciandone l’arrivo. Paternò ha nove, bellissimi cerei di stile barocco, portati ognuno da otto portatori. In passato rappresentavano i carrettieri, i contadini, i mezzadri, i mugnai, gli operai, gli ortolani, gli osti, i fornai, i pescatori; e oggi anche i commercianti. Il 3 dicembre, vigilia della festa, la città va incontro alla solenne processione delle Reliquie di Santa Barbara che apre il rituale antico delle processioni barbarine. Sempre il 3 dicembre, nella serata,  Paternò rivive la tradizione dell’“Entrata dei Cantanti”, una suggestiva rievocazione dell’antica  manifestazione musicale delle corporazioni dei “Mulinari” e dei “Muratori” che si sfidavano, in piazza Indipendenza, con canti e cori inneggianti alla Santa, raccontando il martirio e la morte della Vergine. Oggi, le corporazioni sono state sostituite dagli studenti della scuola primaria dei quattro circoli didattici e delle scuole parificate della città.  Il giro processionale fa ancora fede dei luoghi dove nacque la devozione a Santa Barbara: il 4 dicembre, giorno della festa, in mattinata, dopo l’uscita dalla Chiesa di Santa Barbara, la Santa giunge alla chiesetta dell’Itria, dove viene celebrata una Santa Messa. Al termine della celebrazione nella prima chiesa della Santa Patrona, la processione riprende per giungere alla Chiesa di Sant’Antonio Abate, dove il fercolo viene ospitato fino al pomeriggio. A “Sant’Antonio” una gran folla aspetta il fercolo della Santa per l’atteso disparo, uno dei momenti più suggestivi di tutta la festa: è il trionfo della fede e l’apoteosi del folclore! La sera del 4 dicembre il Fercolo della Santa percorre il giro cosiddetto esterno della città, fino a giungere nel cuore del popoloso quartiere “Villetta” dove è accolto dai tradizionali, spettacolari giochi pirotecnici offerti proprio dagli abitanti del quartiere. Giorno 5, Paternò è svegliata da salve a cannone e dal festoso scampanio delle chiese della Città: è la Giornata dedicata alla devozione cittadina, caratterizzata dal Solenne Pontificale nella chiesa Matrice, presieduto da S.E. Rev. Mons. Salvatore Gristina Arcivescovo Metropolita di Catania. Nel pomeriggio con l’ultima processione nelle vie principali e nel centro storico della città e la sosta all’ospedale S.S. Salvatore, Santa Barbaruzza saluta la Sua Città e i suoi amati concittadini. Nella tarda serata, il fercolo della Santa fa il suo ingresso in Piazza Santa Barbara, dove viene accolta da uno straordinario spettacolo pirotecnico al Castello Normanno. Infine, davanti alla Sua Chiesa, la Patrona riceve l’inno di Lode; con la benedizione delle Reliquie e la riposizione del venerato Simulacro nella Sua cameretta la Sua gente, commossa fino alle lacrime, saluta l’amatissima Santa Barbaruzza. Ancora una volta, Paternò ha tributato il suo atto di fede alla venerata Patrona, una fede incrollabile come quella della Santa verso Cristo.

Vogliamo concludere il nostro contributo alla Festa di Santa Barbara, citando quanto espresso nella presentazione del Programma 2012 per i solenni festeggiamenti in onore della Patrona che il Comune di Paternò e la Parrocchia di Santa Barbara V.M.  hanno presentato ai fedeli: «… A Lei vogliamo guardare come esempio luminoso di fede forte, eroica e vittoriosa, affinché anche noi, per Sua intercessione, possiamo vivere di fede e per fede, sempre orientati al riconoscimento vivo del Signore Gesù, presente nella nostra esistenza e nella storia.».

Agata Rizzo

 


La festa di quest’anno si muove nel solco della tradizione e della sobrietà per quanto riguarda i tradizionali giorni del 3, 4 e 5 dicembre, ma viene arricchita da una serie di eventi culturali che vogliono esaltare la potenzialità della ricorrenza per attrarre a Paternò visitatori esterni.

Dunque tutte le fasi della festa si svolgeranno secondo tradizione, impiegando le stesse somme degli anni precedenti, ma con lo stesso budget abbiamo dato vita a diverse occasioni di dibattiti, concerti, incontri, dai primi di novembre fino al 14 dicembre. A novembre abbiamo inserito la settimana della musica, animata dal maestro Salvatore Coniglio, e la proiezione del film “la scomparsa di Patò”, con la presenza del regista Mortelliti e del protagonista Nino Frassica, più una serie di altri incontri, a dicembre il premio Idria, dedicato alle forze armate, una mostra iconografica. Il tutto è stato possibile ancora una volta grazie alla collaborazione di più associazioni, prima fra tutte la pro loco, continuando con un metodo che a mio parere è irrinunciabile per rilanciare Paternò, quello del confronto e dell’impegno collettivo.

Il Sindaco
Mauro Mangano

MANIFESTAZIONI SPORTIVE IN ONORE DI SANTA BARBARA 2012

NOVEMBRE – DICEMBRE

Campi da Tennis Comunali    II° Trofeo Santa Barbara per Telethon – a cura UIlDM e A.P.D. Le Racchette                                                                                      

30 NOVEMBRE  1/2 DICEMBRE

Ore 10.00/18.00 Piscina Comunale “ Giovanni Paolo II” – III° Trofeo di Nuoto S. Barbara a cura della Federazione Italiana Nuoto

1 DICEMBRE

 Ore 16.00     Palazzetto dello Sport –  Trofeo di Danza – a cura Polisportiva Libertas Aldo Moro

2 DICEMBRE            

Ore  9.00    Centro Storico – 14° Trofeo Podistico S. Barbara – in collaborazione con A.S.D. Athletic Club Futura Paternò

Ore 9.00/14.00 Palazzetto dello Sport – Trofeo S. Barbara Karate – a cura A.S. OM SAI RAM

 Ore 9.00 – Piazza  Indipendenza -Raduno Auto  d’Epoca a cura di C.A.M.E.I                                                                                              

5 DICEMBRE

Ore 9.00/18.00 Palazzetto dello Sport –  Trofeo S. Barbara Pallavolo a cura della A.S.D.Paternò Volley

9 DICEMBRE

Ore 9.00 Pista di Fonte Maimonide- Trofeo di Automodellismo S.Barbara a cura di A.S.D.Racing 2000

 

Agata Rizzo

Insegnante di scuola dell’infanzia nel IV Circolo Didattico “Michelangelo Virgillito” di Paternò, II Collaboratore del Dirigente Scolastico e Responsabile della Scuola dell’infanzia.
Referente del progetto Pari Opportunità “Bambine e bambini, uguali…ma diversi”, da 10 anni coordina il giornalino scolastico “La Gazzetta RosAzzurra” sul tema delle pari opportunità e della genitorialità, diretto alle famiglie degli alunni. Negli anni ha collaborato con riviste del panorama pedagogico nazionale quali “Scuola Materna”-Ed. LA SCUOLA- e “Infanzia”-Alberto Perdisa Editore.
Nel 2006 è risultata II finalista con il progetto sulle Pari Opportunità “Bambine e bambini, uguali…ma diversi” al I Premio “Piccolo Plauto”, edito dalla Rivista Infanzia e dall’Università di Scienze dell’Educazione di Bologna.

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