Festa della “SI. RO Onlus” alle Ciminiere di Catania
Mer, Nov 14, 2012
Il presidente Falsone: “La Sicilia è terra di accoglienza per tanti lavoratori stranieri”
Si è conclusa nella tarda serata di domenica la festa della “SI. RO. Onlus” (Associazione Siculo – Romena e con il resto del mondo Onlus) celebrata assieme alle Associazioni: “Accoglienza e solidarietà”, “Terra Amica”, “La Casa degli Originali Talenti”, “Mettiamoci in Gioco” e “Clown senza Frontiere”, per i primi 6 anni di attività dalla fondazione.
Nella sala C 1 delle “Ciminiere” di Catania, i canti popolari degli artisti romeni Fuego & Mioara Velicu hanno spinto centinaia di immigrati a ballare in tutti gli spazi. La manifestazione è iniziata nella mattinata di domenica con il saluto del Presidente della “SI.RO. Onlus”, prof. Giovanni Falsone, che ha ringraziato tutti i volontari e le autorità locali e nazionali che hanno aderito alla celebrazione. Dopo i saluti e un ringraziamento particolare al “Banco Alimentare”, che ogni anno assiste in Italia 1.700.000 persone, sono stati proiettati dei documenti che hanno evidenziato come vengono recuperate 58.390 tonnellate di eccedenze alimentari e raccolte 10.120 tonnellate di alimenti donati. Il Presidente ha sottolineato che la nostra Sicilia è terra di accoglienza per tanti lavoratori stranieri nonostante gli ostacoli creati da qualche malavitoso. Il prof. Falsone ha presentato la scrittrice giornalista Diana Bilea Dobrita che, dopo aver vissuto a Catania per 5 anni svolgendo tanti lavori umili, ha scritto il romanzo Perché amiamo? che racconta tante storie di vita vissuta dagli immigrati romeni. La scrittrice, dopo aver sottolineato l’aiuto profuso dai volontari della “SI. RO.” ai più bisognosi immigrati e siciliani, ha confessato che è venuta in Sicilia nel momento di maggiore bisogno e di essere rimasta incantata dalle bellezze della nostra terra e dal cuore dei siciliani. «Il romanzo – ha detto Diana – è destinato al pubblico italiano per far conoscere noi romeni, quello che siamo, i sacrifici che affrontiamo per aiutare i nostri cari in Romania». La scrittrice ha affermato che nel suo romanzo non c’è odio e l’80% dei personaggi e degli episodi sono veri. Nel concludere ha posto un quesito: perché distinguersi in “noi” e “voi”? In questa vita siamo “noi tutti”! Il prof. Carlo Pennisi – Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Catania – nel suo intervento sul romanzo ha rilevato che questo ci fornisce molte informazioni sul gruppo più numeroso di immigrati che risiedono in Sicilia. Per il prof. Pennisi il romanzo ci presenta un mondo pieno di donne«pensate in modo fermo, rappresentate in modo fermo, proiettate in modo fermo». Dal suo punto di vista «gli uomini non sono protagonisti, ma raccontati dalle donne che si sono caricate di responsabilità». Nel presentare il prof. Santo Carnozzo, consigliere del Centro Servizi del Volontariato Etneo (CSVE), a cui aderiscono oltre 1000 associazioni di volontariato di una parte della Sicilia orientale, il presidente della SI. RO. ha sottolineato l’importanza di tale Organismo posto in aiuto a tutto il mondo del volontariato e a cui ha rivolto la richiesta di supportare il progetto “Fianco a Fianco” che ha previsto la pubblicazione del romanzo di Diana che presto sarà presentato in diverse scuole superiori di Catania. Il prof. Carnozzo ha posto l’accento sul volontariato, «uno degli aspetti più belli della nostra terra che ha bisogno di cultura, soprattutto della cultura della solidarietà». Il dott. Mario Raspagliesi, Presidente dell’associazione “Terra Amica” ha presentato il cortometraggio “Di terra in terra” che racconta i tanti viaggi della speranza.
Sul tardi della mattinata si è registrato uno dei momenti più toccanti della manifestazione: lo spettacolo di “Flamenco”. Ad esibirsi sono stati tanti ragazzi, con diverse disabilità, delle associazioni “La casa degli Originali Talenti” e “Mettiamoci in gioco”. Le persone intervenute hanno apprezzato lo spettacolo, magistralmente guidato dall’insegnante Rossana Arena, e sono rimaste colpite nel vedere esibire questi giovani che, nonostante le diverse difficoltà, sono stati brillanti. A seguire i ragazzi di “Accoglienza e Solidarietà” che con le loro percussioni e canti africani hanno fatto vibrare il cuore dei presenti. Prima del pranzo si sono esibiti in una grande danza romena, accompagnati dal un magistrale violino, pianola e fisarmonica, i volontari della “SI. RO.” del dipartimento di Paternò.
Dopo la pausa pranzo con piatti tipici romeni preparati e offerti dai volontari della “SI. RO.“, la festa è continuata fino a tarda sera con canti popolari e danze tipiche romene che hanno coinvolto in un grande abbraccio tutti i presenti.
La Redazione
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Mi fa vomitare quel finto cattolico,che ruba finanziamenti e finge di essere buono e cattolico…fa proprio pena uno così!
Peccato, caro Gianfranco, ma lo SI. RO. e’ una associazione laica che vive di risorse proprie. Penso comunque che avrai avuto delle esperienze di volontariato che sono molto lontane dalla nostra. Ti consiglio, prima di esprimere giudizi, di conosce, capire e comprendere.