Il Partito Democratico mottese esce dalla Giunta
Danilo Festa: ci si sta preparando alla politica dei cittadini attivi
Dopo l’Assemblea degli iscritti, svoltasi la sera del 17 giugno presso i locali della C.I.A. di Motta Sant’Anastasia, in via XX Settembre, il locale Partito Democratico ha annunciato la propria fuoriuscita dalla Giunta municipale attualmente sostenuta dai gruppi Mpa e Primavera. Per capire le dinamiche che hanno portato a questo strappo abbiamo incontrato il Segretario del circolo locale del Partito Democratico, Danilo Festa.
Dall’accordo elettorale tra il Pd e il sindaco Giuffrida sono passati tre anni. Che mi dice di questi anni?
«Tre anni contraddistinti dalla nostra lealtà e dal nostro totale supporto nei confronti del primo cittadino, grazie anche al lavoro svolto dal nostro vice sindaco Nino Zuccarello»
Intanto dal 2009 ad oggi, sono cambiate tante cose: gli equilibri di maggioranza, la composizione della Giunta, i quadri dirigenziali del pd locale.
«Abbiamo lavorato nell’ottica del rinnovamento e ringrazio gli amici e i compagni che si sono affidati ad un gruppo dirigente giovane come il nostro. La voglia di credere nei propri sogni è ciò che ci ha spinto a chiedere un rilancio politico su tre punti del programma: Parco dei Sieli, Piano Regolatore Generale e Zona C, opere pubbliche. L’inaspettato temporeggiamento da parte del Sindaco ha fatto maturare in noi la consapevolezza di come il tempo dei disegni politici in chiaroscuro fosse scaduto; noi giovani sentiamo il dovere di disegnare il nostro futuro con i colori vispi della trasparenza e della passione competente»
Una scelta forte e coraggiosa che incuriosisce in vista delle prossime elezioni amministrative del 2014.
«A settembre lanceremo un progetto politico innovativo di coinvolgimento dal basso; il programma elettorale verrà fuori da quel lavoro e non da un semplice “copia e incolla” su Word. Tutti i partecipanti saranno protagonisti, sfruttando le competenze e le professionalità a nostra disposizione. Per ora non posso dire di più»
Sembrano i soliti buoni propositi ma sappiamo bene che la scelta più complessa sarà quella di individuare la persona che incarnerà questo ambizioso progetto.
«Quello sarà il passaggio più naturale. La scelta della squadra, e non della singola persona, sarà democratica e partecipata. Una cosa è certa; non tolleriamo più il prototipo politico-calciatore dello “scendo in campo”. Quel tipo di affermazione, troppe volte sentita, descrive bene la vecchia concezione politica che poneva una netta separazione tra cittadini-spettatori e politici-giocatori. Stavolta il gioco lo faranno i cittadini attivi. Insieme a loro proveremo ad attuare una vitale invasione di campo»
Santy Caruso
Gio, Lug 5, 2012
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