Il Credito Etneo in Assemblea straordinaria
APPROVATO PROGETTO FUSIONE BANCHE
Dopo un lungo e animato dibattito, sempre improntato sul rispetto e la cordialità, l’85% dell’Assemblea decide che la nuova realtà prenderà la denominazione di SICILBANCA Credito Cooperativo Italiano – Società Cooperativa.
di Santy Caruso
Sabato, 3 dicembre, presso il Grand Hotel Villa Itria di Viagrande (Catania), si è riunita in prima convocazione l’assemblea straordinaria dei soci del Credito Etneo BCC per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: approvazione, ai sensi dell’art. 2502 Codice Civile del “Progetto Fusione” per incorporazione di Credito Etneo – Banca di Credito Cooperativo – Società Cooperativa nella Banca SicanaCredito Cooperativo di Sommatino, Serradifalco e Sambuca di Sicilia – Società Cooperativa e della correlata documentazione ai sensi di legge con adozione del nuovo Statuto.
Presiede la seduta assembleare la dottoressa Chiara Cuscunà. Con la Presidente siedono al tavolo dei lavori: il dott. Salvatore Parisi, direttore generale del Credito Etneo BCC, il dott. Sandro Bolognesi, amministratore delegato Gruppo Cassa Centrale Banca e il dott. Sebastiano Messina, notaio. Constatato il numero legale dei presenti, la dott.ssa Cuscunà dichiara valida la convocazione e che pertanto possono intervenire all’assemblea e hanno diritto di voto i soci cooperatori iscritti nel libro dei soci da almeno 90 giorni ed i soci finanziatori dalla data di acquisto della qualità di socio. Come è stato già enunciato nell’avviso di convocazione è possibile visionare la documentazione dell’ordine del giorno.
Dopo un lungo e animato dibattito, sempre improntato sul rispetto e la cordialità, l’85% dell’Assemblea decide che la nuova realtà prenderà la denominazione di SicilBanca Credito Cooperativo Italiano – Società Cooperativa.
Per la dottoressa Chiara Cuscunà «la strategia dell’operazione di fusione ha un elevato ritorno finanziario perché realizzata fra due BCC sane, con ottimi equilibri tecnici, i quali si mantengono al servizio del territorio con rinnovato slancio e con ottime prospettive di crescita. Un percorso – sostiene la Presidente – che ci ha visto impegnati in sinergia con la consorella e la Capogruppo con grande spirito di collaborazione anche da parte dei dipendenti.»
Così viene ratificato che l’obiettivo fondante del nuovo progetto di aggregazione «è quello di costituire una realtà capace di sviluppare in concreto la propria azione su tutto il territorio di riferimento nella convinzione che le condizioni strutturali – del settore, in generale, e del movimento del Credito Cooperativo in particolare – impongano di rivedere il modello di business in essere.»
Si conviene che «uno degli elementi fondanti della costituzione della Nuova realtà finalizzato alla tutela dei valori sopra citati, è rappresentato dagli accordi raggiunti tra le Banche attraverso la revisione della regolamentazione societaria, rappresentata in primo luogo dallo Statuto sociale.»
Che pertanto «la Nuova Banca adotterà uno Statuto improntato su quello della Banca Incorporante, opportunamente adeguato a rappresentare il nuovo assetto societario e territoriale risultante dalla fusione.
Il complesso delle modifiche statutarie riflette la volontà comune alle due Banche di Credito Cooperativo di assicurare ad entrambe le compagini sociali coinvolte nell’operazione di individuare dei propri rappresentati all’interno dell’organo incaricato di assumere le decisioni strategiche della nuova entità aggregata.»
Questi i benefici auspicati: che sottendono a tale scelta sono sintetizzabili come segue: «perseguire più efficacemente la missione di una Cooperativa di Credito, unire i territori, in un’ottica di maggiore presidio dell’intero mercato di riferimento; ottenere economie, tipicamente di scala e di scopo, grazie all’integrazione di risorse e tecnologie, nonché mediante la condivisione di servizi e fornitori, che a regime potranno portare benefici; revisione progressiva del modello distributivo, potenziando la rete commerciale con professionalità adeguate, per garantire una migliorare qualità del servizio offerto alla Compagine Sociale e alla clientela.»
Punto significativo del dibattito è stato «che tutti i portatori di interesse, Soci, Clienti, Amministratori, Sindaci, Dirigenti, Dipendenti e Collaboratori mantengano la propria essenziale ed imprescindibile eguale dignità in un’ottica di continuità dei propri comuni valori.»
Il piano industriale di Sicilbanca, che prevede l’apertura di una Sede distaccata a Palermo, ha a sua forza un CET 1 del 31 % e il vantaggio che ai nastri di partenza avrà 70 milioni di patrimonio, 630 milioni di raccolta complessiva, 280 milioni di crediti verso la clientela, 3 sedi distaccate (Catania, Sambuca, Palermo, 21 filiali, 102 dipendenti per un bacino di 2 milioni di abitanti in 82 comuni con una base di 3.600 soci.
Pertanto la necessità che «la Nuova Banca continui a proseguire il percorso intrapreso di sostegno finanziario alla propria clientela con un’efficace complementarietà di copertura del territorio, per cogliere tutte le opportunità di sviluppo dei volumi di intermediazione creditizia e di miglioramento degli indici di penetrazione commerciale verso il tessuto economico operante sull’area di competenza.
I buoni propositi appena elencati si auspica possano diventare per tutti, amministratori dipendenti e soci non un punto di arrivo ma di stimolo per il futuro, per rendere quindi la Nuova realtà etnea sempre più forte e sempre più presente per un maggiore supporto all’economia della nostra Terra.
La serata si chiude nella migliore serenità conviviale suggellata da un graditissimo cocktail.
Grand Hotel Itria – Viagrande (Catania)
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Ven, Dic 16, 2022
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