La deriva reazionaria degli “Hillbilly italiani”
L’OLTRAGGIO A VENTOTENE
E’ un governo liberale come Giorgia ci vuole far credere? La vera natura di questo governo può essere racchiusa in quei pochi incisi letti alla Camera, quasi a smascherare l’indole sovranista e nazionalista dell’esecutivo italiano.
di Giovanni Frazzetto

E’ preoccupante la deriva reazionaria che sta prendendo il governo italiano.
Qualche giorno fa, Giorgia Meloni, in antitesi con il suo posizionamento europeista della quale si vanta, ha spregevolmente minato la memoria del Manifesto di Ventotene.

Molti pensano che si tratti di un modo per distogliere l’attenzione del dibattito parlamentare sul Consiglio d’Europa, che avrebbe dovuto vagliare la proposta della commissione europea sul Rearm Europe.
Rimane il fatto di un gesto oltraggioso, decontestualizzato e minatorio per la memoria dei pionieri morali dell’Unione Europea.

Una deriva che la Meloni ha ripetutamente nascosto sotto il tappeto, auto designandosi quale ponte tra l’America trumpiana e l’Unione Europea.
Una disomogeneità che viene alla luce, quasi sempre, dalle fughe in avanti di Salvini.
O forse non tanto. Perché la natura di questo governo è in realtà in linea con la derivazione storico – politica di molti esponenti dei tre partiti di maggioranza.
Salvini è quello che distrugge pubblicamente l’etica delle parole, paragonando la pace fiscale alla pace in Ucraina. Tajani è quello che cerca sempre di “mettere la pezza” e nascondere le nefandezze della maggioranza, compresa la telefonata del Ministro dei Trasporti al vice presidente americano J. D. Vance; A dimostrazione che la politica estera di questo governo non è univoca. E questo è sconcertante.
La Farnesina, attraverso il suo incaricato dell’esecutivo, si definisce sempre europeista e centrale nella composizione del PPE a Strasburgo. Ma così non è.
Questo perché quella cultura reazionaria, a tratti estremista, suprematista e protezionista, vive nelle origini culturali, politiche e sociali di molti esponenti di partito della maggioranza, anche di Forza Italia. Come esiste il white trash negli Usa, allo stesso modo è presente in Italia.
Matteo Salvini veste i panni del cattivo: elogia Putin, “tifa” per Trump e condanna l’Europa, prendendo a modello Orban e Afd.
E la Meloni, nei fatti, non è da meno. Conferenze stampa senza contraddittorio ed equilibrismo politico elettorale, contraddistinguono la Presidente del Consiglio.
Con l’assenso implicito di Antonio Tajani, che scappa alla domanda dei giornalisti sugli insulti al Manifesto di Ventotene.
I sondaggi danno Fratelli d’Italia ancora al 30 percento; E questo perché il centralismo di potere e clientelare del centro – destra italiano è forte, soprattutto nei territori.
E’ un governo che non dà peso alle divisioni ideologiche. Ciò che li accomuna è la conservazione del potere. Un giorno divisi a parole, il giorno dopo uniti in Parlamento sul voto.
La speranza è che i cittadini italiani capiscano che è a rischio la stabilità economica e politica del nostro paese.
Non possiamo diventare come l’Ungheria. Non possiamo accettare le follie politiche di Donald Trump e Vladimir Putin. Dobbiamo resistere e capire che, nelle parole di Roberto Benigni in eurovisione su Rai 1 in prima serata, c’è tutto quello che abbiamo guadagnato con fatica e sudore dopo la Seconda Guerra Mondiale e la caduta del Muro di Berlino.
E’ vero: L’Unione Europea va riformata. Lontano da ingerenze di lobbisti e potentati finanziari. Ma non per questo va distrutta. Come vorrebbero Salvini e gli Hillbilly italiani, incapaci di cogliere il bene che coesiste nelle diversità culturali e sociali del nostro continente.
Dobbiamo informarci e capire che la pace è un lusso che l’Europa deve salvaguardare, come baluardo di speranza per il mondo.
Contro Trump, contro Putin, contro Orban, contro Afd. E dico contro perché loro vorrebbero vedere un Europa disunita. Più facile da controllare nei deboli nazionalismi di ogni singolo stato.
La speranza sta nella piazza per l’Europa di Michele Serra, nelle piazze dei giovani studenti e universitari che, senza violenza, propugnano una speranza di pace per i popoli israelo-palestinesi.
La speranza di un mondo senza barriere, senza pregiudizi, senza apartheid, senza razzismo, senza discriminazioni. Un mondo a difesa dei deboli, degli ultimi e degli emarginati. E con un potere politico che non sia debole con i forti e forte con i deboli.
Alexandria Ocasio – Cortez prende come esempio la socialità europea, come baluardo di diritti e civiltà. Per tutti, senza distinzioni di forza economica soggettiva.
Restiamo portatori sani di democrazia. Restiamo portatori sani d’Europa. Restiamo portatori sani di pace e libertà.
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Sab, Mar 29, 2025
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