Testi e musiche inediti di Giuseppe Sinopoli agli esordi
RACCONTI DI GIOVENTÙ
il Maestro nell’amata isola di Lipari riusciva a trovare l’atmosfera più pregna dei suoi miti ispiratori, i filosofi innanzitutto, la fede e la religiosità e il silenzio, senso assoluto di ogni movimento dell’anima, da cui scaturiva la sua musica e l’elevato significato che le attribuiva.
di Norma Viscusi
Non è certamente nota a molti la statura umana e spirituale, oltre che compositiva, del grande musicista, più noto forse nelle vesti di direttore d’orchestra, Giuseppe Sinopoli.
Taormina Arte Sicilia, il 3 agosto, dedica alla sua memoria un concerto elegantissimo, in prima assoluta, affidandolo ad artisti che hanno saputo renderlo affascinante e originale in ogni sua parte.
A tracciare le coordinate autobiografiche dell’Artista, la voce colorata, affabile, leggera eppure accattivante di Elio Crifò, che narrando pagine di diario, dettagliatamente composte dallo stesso Maestro, si intercala alternadosi a interventi musicali eterogenei per tipologia, forme e stile.
Musica contemporanea, classica, dodecafonica, sacra, polifonica e non, per strumento o voce solista, per ansamble strumentale e per coro. Di fondo, uno stile talvolta difficile da penetrare, ma che nella mise an place della serata, è risultato di estrema eleganza e bellezza, merito anche di una eccellente performance degli artisti tutti e della regia perfettamente pianificata e diretta di un programma non facilissimo da assemblare.
Alla base di ogni sua azione artistica di Giuseppe Sinopoli, una radice ancestrale di appartenenza identitaria alla Sicilia, che sentiva dentro ogni sua cellula e nella quale il Maestro volle abitare il più possibile, in quella amata isola di Lipari, dove riusciva a trovare l’atmosfera più pregna dei suoi miti ispiratori, i filosofi innanzitutto, la fede e la religiosità e il silenzio, senso assoluto di ogni movimento dell’anima, da cui scaturiva il suo rapporto con la musica, ma soprattutto il complesso significato che le attribuiva.
Il Duomo di Taormina, appositamente allestito per ottenere effetti cromatici suggestivi di luci proiettate su arcate e colonne leggere, chiaroscuri avvolgenti e vellutati, contorno sublime ad immagini sacre e icone cristiche su sfondi dorati di stile bizantino, si è prestato ad essere scrigno ideale per questo recital.
Nessuno osava applaudire ed interrompere la magia di quei momenti densi di ispirazione spirituale ed artistica.
Questo il cast: Coro lirico siciliano: Francesco Costa maestro di coro; Clara Polito Soprano; Galina Ovchinnikova Soprano; Alberto Munafò Siragusa Tenore; Silvia Cappellini Sinopoli Pianoforte; Francesco Allegra Pianoforte; Giovanni Distefano organo; Elio Crifò Voce recitante; Quintetto d’archi Vincenzo Bellini; Giovanni Sinopoli Testi e regia; Marco Sinopoli Consulenza musicale; Francesca Cannavò Allestimenti scenici; Giuseppe Sapuppo Tecnico delle luci.
Una serata da ricordare, dedicata ad un uomo di cultura, di pensiero, un uomo spirituale, ricco di esperienze esistenziali e tanto senso artistico. Innamorato del Pensiero che trasfigurava nelle sue disincarnate composizioni e nella memoria delle sue direzioni di orchestra in cui estrinsecava se stesso, lasciando tracce ineludibili di umanità, conoscenza, bellezza e arte.
Lunga la standing ovation che ha chiuso una serata colma di bellezza, in un momento storico così pieno di nulla.
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Ven, Ago 20, 2021
Eventi, Spettacolo