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Il 10 luglio, Convegno sullo sbarco 1943 alle Ciminiere di Catania

Gio, Lug 5, 2018

Attualità, Eventi

Tema: “Operazione Husky 10 luglio 1943. Tra storia e luoghi della memoria”

 

 

 

 

 

 

Il prossimo 10 luglio, ricorre il 75° anniversario dello sbarco anglo-americano in Sicilia che in codice segreto era stato denominato “Operazione Husky”; cosi l’Amministrazione comunale di Catania, guidata dal sindaco Salvo Pogliese, ha pensato bene di dare vita ad un convegno titolato appunto “Operazione Husky 10 luglio 1943, tra storia e luoghi della memoria,” che, proprio il giorno della ricorrenza storica, si terrà al Centro Fieristico “Le Ciminiere” della Città etnea. Il Convegno è stato presentato nella mattinata di ieri, 4 luglio, in conferenza stampa, al Centro Fieristico delle “Ciminiere” di Catania nella sala Phil Stern Pavillon, attigua al Museo dello sbarco in Sicilia 1943. Al tavolo della conferenza stampa: Salvo Pogliese, sindaco di Catania, Sandro Pappalardo, assessore regionale al Turismo, Sergio Parisi, assessore comunale, Ezio Costanzo, docente e saggista storico, Riccardo Tomasello, presidente della cooperativa sociale Bios.

Al convegno parteciperanno storici, saggisti, amministratori pubblici e operatori culturali privati, cui farà da supporto una serie di forum di approfondimento, la presentazione di un libro sui diari di guerra del fotografo Phil Stern e una mostra di foto sullo sbarco di sua firma e la partecipazione alla Borsa del turismo storico militare a Milano. A coronamento del progetto storico, a dicembre poi, a Catania, ci sarà la Mostra internazionale di modellismo storico.

Intervenendo Salvo Pogliese, come sindaco di Catania e della Città metropolitana, illustra il «ricco programma di eventi culturali per ricordare gli avvenimenti bellici in Sicilia nel luglio-agosto del 1943, a settantacinque anni di distanza.» Il quale è stato possibile realizzare «grazie alla sinergia di enti pubblici diversi come la Regione siciliana, tramite l’assessorato al Turismo, l’Assemblea regionale siciliana, il Comune e la Città metropolitana di Catania e, per i privati, la Fondazione Oelle.» Il Sindaco aggiunge che «diverse sono le iniziative che si snoderanno dal prossimo 10 luglio (quando iniziò l’Operazione Husky) sino a fine anno; tutte di grande spessore storico e contenuti culturali, alcune assolutamente inedite e di valenza internazionale. Per cui, come già cinque anni fa, anche in questa occasione, la sede più naturale e qualificante è il Museo dello Sbarco in Sicilia 1943 (una delle più ricche esposizioni in Europa sulla Seconda Guerra mondiale) realizzato dalla Provincia regionale di Catania. Da oggi – puntualizza il primo cittadino – inizia una rivitalizzazione del Museo dello Sbarco, (arricchito di recente da documenti e cimeli donati) che vuole educare alla cultura della pace e del rispetto e rendere un doveroso e sentito omaggio alla memoria di quanti, militari (al di là dell’appartenenza) e civili, quasi tutti giovani, persero la vita durante la campagna di Sicilia.»

Il sindaco Pogliese ha poi ricordato quando nel 2013, sempre su sua iniziativa, fu celebrato il 70° anniversario e che la Regione siciliana, dopo aver speso 300.000 euro per una rievocazione dello Sbarco a Gela, non destinò neanche 5.000 euro per la promozione delle manifestazioni organizzate a Catania.

E accoratamente, il Sindaco puntualizza che «purtroppo, il Museo registra un limitato numero di visitatori, circa 26.000 l’anno (contro i 350.000 del Museo di Caen in Normandia), mentre potrebbe essere una importate opportunità per incrementare il turismo storico, certamente non meno importante del turismo balneare e invernale, enogastronomico e culturale. Quindi, è volontà dell’Amministrazione valorizzare il Museo e creare una sinergia con altri musei, tipo quello di Malta che registra 3 milioni di visitatori l’anno.»

Nel suo intervento, l’assessore regionale al Turismo, Sandro Pappalardo, così si esprime: «Il sostegno diretto a questa iniziativa da parte del mio assessorato è strettamente connesso alla valenza che il governo del presidente Musumeci, riconosce al recupero della memoria storica della nostra terra. L’avvenimento dello Sbarco alleato del 1943 è un tassello importante di questa memoria, tanto che l’Ars ha voluto esitare una legge specifica per il recupero e la valorizzazione di quell’evento così importante.

Il sindaco di Catania – specifica Pappalardo – non deve ringraziare la Regione perché per noi è un obbligo sostenere le iniziative di valenza culturale e turistica che valorizzano il territorio e le sue ricchezze.»

Aggiunge l’assessore comunale Sergio Parisi: «Comune e Città metropolitana devono operare in sinergia per valorizzare al meglio le risorse culturali e turistiche per sfruttare al massimo il trend che già da qualche anno indica la Sicilia in generale e Catania in particolare. Il Museo dello Sbarco è sicuramente l’attrattiva più interessante tra le tante contenute all’interno delle Ciminiere».

Sottolinea, nel suo intervento, il docente e saggista storico Ezio Costanzo che «Il convegno del 10 luglio vedrà la presenza di autorevoli storici (tra i quali il prof. Lucio Villari) che approfondiranno una delle più importanti pagine della Seconda Guerra mondiale, riconsiderando i luoghi dello Sbarco.» Poi Costanzo annuncia un evento di valenza internazionale: Peter e Tom, i figli di Phil Stern, i quali gli hanno donato l’archivio del padre, con i negativi delle campagne militari alle quali l’illustre fotografo partecipò in Africa e Sicilia. I negativi, diverse migliaia, saranno stampati e digitalizzati grazie alla Fondazione Oelle e una serie di scatti selezionati saranno esposti, proprio nella sala intitolata a Stern, il prossimo 25 settembre in occasione della presentazione del libro, tratto dai diari di guerra del fotografo, e del primo anniversario dell’inaugurazione della sala.

La mattinata storico-culturale è stata coordinata da Riccardo Tomasello, presidente della cooperativa sociale Bios, che gestirà poi i successivi appuntamenti commemorativi. Il coordinatore evidenzia l’importanza del programma del prossimo semestre e dice: «Siamo stati stimolati e guidati dalla passione personale di Salvo Pogliese per questa pagina di storia e da una citazione di Luis Sepulveda: “Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro”.»

Mary Virgilio

 

 

 

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Mary Virgilio

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