“Marinella Bragaglia” di Filippo Ferrara all’Università di Catania
La biografia romanzata ricostruisce la vita di una grande attrice del teatro dialettale e nazionale
Nell’aula A2 del Monastero dei Benedettini di Catania, Piazza Dante 32, su programmazione del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università etnea, è stato presentato il libro Marinella Bragaglia – Stella del Teatro, del mare… del vento di Filippo Ferrara, fotografo professionista e scrittore di Palma di Montechiaro (Ag).
Il volume, in stile romanzato, ricostruisce la vita di Marinella Bragaglia, affermata attrice del teatro dialettale siciliano e nazionale, prematuramente scomparsa nel luglio del 1918, all’età di 36 anni, in un tragico incidente nei pressi dell’isola di Pantelleria, mentre viaggiava, per recarsi in Tunisia (dove due giorni prima le era stato assassinato il marito), a bordo del piroscafo “Adria”, bombardato da un sottomarino austriaco.
Del libro, hanno discusso con Ferrara il prof. Nunzio Famoso, già preside della Facoltà di Lingue di Catania, e il prof. Pino Pesce, direttore del periodico l’Alba.
I due professori hanno riconosciuto all’Autore il merito di aver sottratto all’oblio una delle più grandi attrici del Teatro italiano che, assieme a Tina Di Lorenzo, Teresa Mariani, con le quali lavorò e fu a stretto contato, ed Eleonora Duse portò il teatro nazionale nelle più rinomate ed ambite platee del mondo.
Fu Nino Martoglio, cui il nonno l’aveva affidata, all’età di 16 anni, il suo pigmalione e agente artistico. Il belpassese la fece prima lavorare con Angelo Grasso e Angelo Musco al nascente Teatro “Machiavelli” di Catania (oggi nuovamente attivo a Piazza Università), già fondaco dei pupari Grasso, dopo, con la stessa compagnia catanese, la portò al Teatro “Argentina” di Roma e al “Manzoni” di Milano. Furono però i giudizi positivi della critica teatrale del tempo (soprattutto le lodevoli recensioni di Stanis Manca), cui si aggiungono gli apprezzamenti di D’Annunzio, Pirandello, Capuana, Gramsci e altri nomi illustri, a farla trionfare nei più grandi e fastosi teatri di Francia, Austria, Russia e soprattutto dell’America latina, dove fece anche l’esperienza come attrice del cinema muto.
La presentazione è stata costellata dall’intermezzo musicale della flautista Giulia Longo, del violinista Orazio Spoto e dalle letture dell’attrice Luisa Ippodrino e dell’attore Gianmarco Arcadipane.
Mary Virgilio
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Ven, Giu 8, 2018
Cultura