Salto di qualità del 31° Carnevale di Misterbianco
Arte, storia e cultura accanto ai “costumi più belli”
Genius loci che ha impegnato in massa una comunità entusiasta e generosa senza dover ricorrere ad esorbitanti risorse finanziarie, il carnevale misterbianchese è iscritto nel registro dei “beni immateriali” della nostra regione, inserito tra i 71 “storici” d’Italia e riconosciuto come “bene culturale di utilità sociale”
E’ tornato ad “esplodere” a Misterbianco il Carnevale dei costumi più belli di Sicilia, capace anche di offrire molto di più: arte, cultura, storia, tradizioni. Un Carnevale già da anni ufficialmente iscritto nel registro dei “beni immateriali” della nostra regione, e recentemente inserito tra i 71 “storici” d’Italia, oggetto di attenzioni e futuri finanziamenti ministeriali a seguito dell’approvazione parlamentare della “legge sullo spettacolo” che ha riconosciuto il Carnevale italiano come “bene culturale di utilità sociale”.
L’evento-clou di Misterbianco appare in effetti meritevole di valorizzazioni e prospettive ulteriori, per premiare gli incredibili sforzi organizzativi collettivi e la voglia di vivere di una città complessa di 50 mila abitanti in cui si fondono da tempo confortanti fermenti socioculturali e ormai notorie capacità creative.
Il genius loci che ha impegnato in massa una comunità entusiasta e generosa senza dover ricorrere ad esorbitanti risorse finanziarie (peraltro in atto carenti), in attesa di un meritato sostegno ministeriale e regionale per il futuro. Non a caso l’amministrazione comunale, dopo aver approvato un nuovo regolamento rigoroso e lungimirante della sua manifestazione principale, le ha dedicato quest’anno attenzioni speciali per il suo migliore svolgimento, dopo l’esperienza degli anni precedenti, a partire dalla puntualità e fluidità – mai registratesi prima – di un percorso abbreviato che ha dato ottimi risultati, evitando consolidate lungaggini insostenibili.
E’ il carnevale di un’amministrazione che ci ha fortemente creduto, puntando al decisivo salto di qualità, con un’imponente macchina organizzativa; il carnevale delle bravissime maestranze dei materiali, di intere famiglie, di tutta la comunità; è anche il carnevale dei preziosi volontari, uno stuolo di persone di ogni età (Misericordia, Aquile ed altre meritorie Associazioni) a prodigarsi per assicurare ordine, sicurezza e assistenza agli spettatori e allo spettacolo da godere. E grazie ai volontari esperti della Fondazione Monasterium Album, cittadini e turisti hanno anche avuto la possibilità di visitare la mattina lo straordinario sito archeologico di “Campanarazzu”, con l’antica Chiesa Madre “risorta” dopo secoli dalla lava (con scavi sulla roccia unici al mondo), nonché il Museo della civiltà contadina in zona Milicia e quello dei Costumi del Carnevale allo Stabilimento Monaco. Consolidato inoltre il consueto “annullo” postale filatelico commemorativo. Quest’anno, poi, un evento collaterale di prestigio come la straordinaria Mostra personale Il fiore e la sua meravigliosa avventura, alla Galleria civica d’arte, del poliedrico maestro catanese Edoardo Puglisi, oggi 82enne dalla vulcanica attività, pittore scultore performer ed art-designer che ha scelto proprio Misterbianco – su pressante invito della tenace direttrice della Galleria Carmela Zuccarello – per ritornare ad esporre in Sicilia, con la sua compagna di vita e “musa ispiratrice e istigatrice” Marie Claire Delamichelle, dopo 26 anni di lontananza (vive tra Francia e Milano), “ricucendo” un difficile rapporto con la sua isola natale; divertendosi e facendo divertire con un’arte e un temperamento inconfondibili e dall’allegria contagiosa. Ottima anche la Mostra fotografica di omaggio Carnevale in cornice al Teatro comunale, con opere di bravi e appassionati fotoamatori locali.
Dopo cinque anni, è stato inoltre riproposto un momento divertente ma di particolare valore storico-culturale con A Mascara, che ha tramandato allegramente l’antico carnevale dei nonni, fatto di cittadini improvvisati attori sulle strade, vera “commedia dell’arte” siciliana, popolare e dialettale, a raccontare la gente e prendersi gioco di se stessi con scene esilaranti dell’umile vita quotidiana dei misterbianchesi e siciliani di un tempo. Un ritorno al passato, vera “lezione” sul carnevale, che diventa arte e poesia.
Bellissimo inoltre il Carnevale Mister Burlone delle scuole del giovedì grasso, ormai diventato in pochissimi anni parte integrante della manifestazione carnascialesca, una vera gioia per gli occhi e per l’anima con quel colorato e prorompente “serpentone” di duemila alunni dei sei Istituti Comprensivi statali del territorio, con insegnanti e genitori, con temi e costumi anch’essi frutto di grande fantasia creativa e di un certosino e amorevole lavoro preparatorio collettivo.
Non solo sfilate e costumi incredibili, dunque, ma un Carnevale di Misterbianco concretamente all’insegna dell’arte, della cultura, della storia e delle tradizioni – oltre che momento di allegra aggregazione e socializzazione in tempi così difficili – che merita davvero un grande futuro come patrimonio di tutti.
Roberto Fatuzzo
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Lun, Feb 12, 2018
Attualità, Eventi