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Belpasso, “Cancelliamo il Grido della Terra”…

Ven, Giu 19, 2015

Arte, Eventi

Come cambiare comportamenti e stili di vita per migliorarne le condizioni


“Cancelliamo il Grido della Terra”… una singolare operazione in Land Art, patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Belpasso e dalla DUSTY SRL, realizzata il 30 maggio scorso presso gli Orti Didattici “vivereverde”, ci ha invitato a riflettere sulle reali condizioni del pianeta e sulla necessità di cambiare comportamenti e stili di vita per migliorarne le condizioni.

Ideata dall’artista Mariarosa Marcantonio, ha visto il coinvolgimento delle classi partecipanti al progetto “Il Seme di Sciara” del C.D. “M. T. Di Calcutta”, della scuola paritaria “Insieme Belpasso” e della privata “Disney School” insieme ai genitori e a un nutrito numero di visitatori.

Presenti il Direttore emerito della Scuola di Belpasso dr. Vincenzo Calì, il prof. Nino Tomasello, pioniere in battaglie condotte a favore dell’ambiente, la prof.ssa Giuseppina Radice, Storico dell’Arte, appassionata di “bellezza”.

E la natura è “bellezza” da salvaguardare, opera d’Arte per eccellenza da cui l’uomo ha da sempre attinto suoni, forme, colori…

Essa oggi ci lancia un grido di aiuto: “Help Me”.

Scritto a caratteri cubitali con dei sassi appositamente disposti su una forma piatta del terreno, è stato cancellato da ognuno, bambino e adulto, con vangate di terra fino a formare il cumulo dove i bambini hanno messo a dimora piccole piante a significare che si può, con l’impegno di tutti e di ognuno, rigenerare il nostro bellissimo Pianeta.

Un gesto simbolico, un impegno che rimanda a tutti quei gesti che quotidianamente ognuno è chiamato a fare per salvaguardare la natura dalla totale distruzione. Pertanto uno stampato contenente la “Politica dei Piccoli Gesti” veniva consegnato ad ognuno a ricordare l’impegno costante in direzione di una reale Cultura del Rispetto.

«La presente proposta” dice l’artista “nasce dalla voglia di arginare, ognuno coi propri mezzi, il degrado ambientale in un’era di crisi di valori intellettuali, morali, spirituali.

Ognuno deve fare la sua parte, deve sentirsi direttamente responsabile facendosi “artista” di un’azione trasformatrice e rivoluzionaria che fa riferimento a modelli interiori entro cui “coerenza” è scontro tra impegno progettuale e possibili soluzioni operative.

L’Arte è parte attiva in tale lavoro. In quanto ricerca di bellezza non è solo rivolta al piacere della visione quanto alla necessità di produrre trasformazioni e miglioramenti».

Una funzione catartica dell’arte intesa come atto quotidiano per la difesa e la ri-generazione della Natura, in un rapporto di maggiore interazione e responsabilità.

Santy Caruso

Santy Caruso

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