Ricordo di Paolo Ziino, intellettuale paternese
Bancario-scrittore, era particolarmente interessato alla storia e all’arte
Il 7 Marzo 2015, dopo lunga malattia, è morto a Catania, dove risiedeva, Paolo Ziino, per molti anni e fino alla quiescenza impiegato di banca a Paternò, ma anche uomo di cultura.
Era nato nel 1938 a Paternò, dove il padre possedeva un negozio di biciclette e motociclette (con annessa officina di riparazione) in via Vittorio Emanuele, e aveva studiato all’Istituto Tecnico Commerciale “De Felice” di Catania, conseguendo il diploma di ragioniere.
A Paternò nella giovinezza si era subito inserito in gruppi culturali, cooperando alla fondazione del circolo di cultura “Benedetto Croce”, che per lungo tempo svolse in città un prestigioso ruolo. In questo circolo ricoprì cariche di rilievo, fra cui quella di presidente. Intanto collaborava al quotidiano “Il giorno” di Milano.
A Catania — dove abitava con la moglie e i tre figli, alternando quest’abitazione per alcuni mesi all’anno con la casa al mare a Riposto — fu parte attiva dell’associazione “SiciliAntica” e dell’Università della Terza Età, collaborando ai relativi giornali con resoconti di viaggi, racconti, recensioni e articoli vari. Collaborò anche ad altri periodici, fra cui “Il Convivio” di Castiglione di Sicilia, “Sentieri molisani” d’Isernia e “Il corriere di Roma”.
Interessato a tutto ciò che è storico o artistico, egli animava presentazioni di libri e altri incontri culturali.
Molto importante è il suo libro I due Zoppo di Gangi(Centro di Ricerca Economica e Scientifica, Catania, 2009), nel quale ha scandagliato la vita e le opere dei due pittori di Gangi (PA) così soprannominati, vissuti e operanti fra il Cinquecento e il Seicento. In esso, grazie anche al corredo fotografico, egli ha portato alla ribalta due artisti che sicuramente onorano la Sicilia, della quale sono considerati fra i migliori e più rappresentativi. In pratica egli ha trasfuso in questa ricerca la sua lunga passione per l’arte figurativa e l’archeologia, che a questo scopo lo ha indotto a percorrere mezza Sicilia, visitando innumerevoli chiese, musei ed altri siti. Perciò questo libro, steso con lodevole competenza, si rivela uno strumento indispensabile per la consultazione e lo studio, contenendo anche un dettagliato catalogo dell’ubicazione dei quadri e un’attenta e bene strutturata bibliografia.
Successivamente egli ha pubblicato il libro I racconti della memoria (Il convivio, Castiglione di Sicilia, 2013), che ripercorre tutta la sua vita, con nello sfondo anche la vita di Paternò durante la sua giovinezza: guerra e dopoguerra, scuola, cultura, tradizioni, usanze, divertimenti. In esso emerge pure la sua passione per i viaggi, che lo ha portato in giro per l’Europa, con particolare attenzione rivolta alla Germania, per la cui lingua e civiltà ha nutrito sempre viva simpatia, intrecciando relazioni umane e culturali. A questo libro è stato assegnato nel 2013 il premio speciale “Giovanni Verga” nell’ambito del ”Premio Filoteo Omodei e Pensieri in versi” istituito dall’editrice dello stesso libro.
Egli è stato essenzialmente un prosatore, ma quest’ultimo libro contiene a p. 148 la sua unica poesia, intitolata“L’isola nel vento”, che vale la pena di riportare a riprova della sua sensibilità: “A pelo sull’acqua / del mar di bambagia / due lame d’acciaio. // Sopra gelide onde / un treno che avanza / e voli di gabbiani. // All’orizzonte trafitto / sabbiosi barbagli / nell’isola ventosa. // A nuove sensazioni / l’anima anela.”
Perciò la scomparsa di Paolo Ziino è una notevole perdita anche per la cultura, oltre che per i familiari e gli amici.
Carmelo Ciccia
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Dom, Mar 22, 2015
Cultura, Informazione