A A
RSS

Inaugurata a Paternò la Casa del Cantastorie

Lun, Feb 17, 2014

Informazione, Spettacolo

Il centro culturale si avvia ad essere un faro illuminante della cittadina etnea

Applaudita da un bel pubblico compiaciuto, la sera del 14 febbraio, a Paternò, viene inaugurata la Casa del Cantastorie. Si tratta di una esposizione permanente ospitata all’interno del Piccolo Teatro: materiale audiovisivo sulla tradizione dei cantori popolari, dischi, strumenti musicali, cimeli, che riconducono al mondo semplice e straordinario di artisti che hanno portato la cultura popolare locale oltre i confini geografici locali, divenendo nomi importanti nel panorama letterario nazionale ed intrecciando un intenso dialogo culturale con intellettuali della portata di Dario Fo ed Ignazio Buttitta.

Battesimo quindi per un centro culturale che si avvia ad essere un faro illuminante della cittadina etnea. E’ doveroso riconoscerne i meriti ad un gruppo di artisti, in particolare paternesi, come l’attore Giovanni Calcagno che, da anni, con un nutrito manipolo di cultori dell’arte dei cantastorie, ha lavorato al sogno di tenere forte e viva la memoria degli artisti della musica popolare di strada di Paternò: Ciccio Busacca, Ciccio Rinzino, Vito Santangelo, e qualche altro ancora.

Sul sogno finalmente realizzato, dopo anni di svaniti per la poca lungimiranza di passate amministrazioni, così si esprime l’attore Giovanni Calcagno: «All’interno di questo luogo è stato creato un museo condiviso, un teatro che appartiene alla collettività, dove vengono finalmente istituzionalizzati una ricerca e un lavoro che durano da anni, che possono trovare dimora in uno spazio pubblico. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò». Sul progetto dell’attore paternese, sempre sostenuto, con forza e tenacia dal sindaco Mauro Mangano, puntualizza il primo cittadino: «Questo è un momento storico per questa città e dobbiamo ringraziare questi artisti che da tanto tempo lavorano per rendere possibile l’esistenza di questo luogo, dove possiamo riscoprire le radici più autentiche della nostra cultura e della nostra identità. Ciò che ci circonda, in questo museo, appartiene a tutti, proprio in virtù di quella grande capacità dei cantastorie di trasformare l’arte dell’io, del singolo autore, nell’arte del noi, della collettività di un popolo». «All’interno di questo luogo è stato creato un museo condiviso, un teatro che appartiene alla collettività, dove vengono finalmente istituzionalizzati una ricerca e un lavoro che durano da anni, che possono trovare dimora in uno spazio pubblico. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò».

In rappresentanza dell’Assessore Regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata, era presente il dott. Giuseppe Cicala che dichiara: «Realtà come queste rappresentano un pezzo di storia non solo per le comunità locali dove nascono, ma per tutta la Sicilia. Questo è uno dei pochi musei civici nell’Isola dedicati ai cantastorie; e da parte nostra c’è la massima disponibilità a fare entrare questo spazio, dal valore etnoantropologico straordinario, nel circuito regionale dei musei, dandogli il prestigio che merita».

Coinvolgente e festosa è stata l’esibizione degli artisti sul palco del Piccolo Teatro. Ricordiamo fra i tanti: Giovanni Calcagno, Salvo Scandurra, Eleonora Bordonaro, i discendenti dei cantastorie: Carmela, Paolo e Concetta Busacca, e Placido Paparo che, per l’occasione, sono ritornati nella loro terra natia. Lo spettacolo ha intrattenuto per più di due ore il folto pubblico con un repertorio che ha ripercorso anche le lontane radici dei cantastorie da Teocrito a Cielo d’Alcamo; quindi il grande Ignazio Buttitta, autore diLu trenu di lu suli che Ciccio Busacca sapeva magistralmente interpretare, portando nelle strade della Sicilia il dramma dei minatori morti nella strage di Marcinelle, in Belgio.

La serata inaugurale è stata ripresa da Raitre per il programma L’Italia che risuona.

I visitatori della mostra potranno riascoltare e rivedere le esibizioni più celebri dei cantastorie paternesi grazie agli strumenti multimediali presenti all’interno del museo che rimarrà aperto ai visitatori dal lunedì al venerdì: dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle 20:00; il sabato, invece, sarà aperto solo nella prima fascia oraria.

Mary Virgilio

Mary Virgilio

Tags: , , , , , ,

Lascia un commento

agata rizzo alba Anna Rita Fontana arte bellini belpasso biancavilla cannizzaro carlo caputo carmelo ciccia catania cinema collura Coro lirico siciliano daniela schillaci danilo festa discarica motta film giuseppe cantavenere iti cannizzaro l'alba l'Alba ArteCulturaSocietà l'alba periodico laura cavallaro laura timpanaro libro mario incudine matteo collura misterbianco mostra motta sant'anastasia nino di guardo no discarica norma viscusi paternò patrona pdf pino pesce rosa balistreri scuola SI.RO spettacolo taormina teatro Teatro Massimo Bellini di Catania

Bacheca Periodico – Ultime Edizioni