Donna Angela Marino, come dire «Vissi d’arte»!
L’Artista non ha mai voluto entrare nel cerchio dell’arte commerciale
«Vissi d’arte». La celebre frase si adatta compiutamente a Donna Angela Marino, artista catanese che vive un rapporto intimo e forte con la pittura.
Figlia d’arte, come lei stessa si definisce (il nonno, il fratello, la sorella sono stati amanti ed esecutori d’arte), ha iniziato a disegnare e dipingere fin da ragazzina, anche se solo da adulta ha fatto conoscere alla società il suo talento.
Eppure, anche se sono relativamente pochi gli anni nel corso dei quali la sua arte è divenuta visibile, questo periodo di tempo è stato però densissimo di spostamenti da Catania al resto dell’Italia e dell’Europa, ma soprattutto di premi e riconoscimenti da parte di prestigiose organizzazioni culturali ed artistiche.
Ospite squisita, mi ha accolta con grande cortesia nella sua casa, quasi una mostra permanente delle sue opere, innumerevoli, interessanti e coinvolgenti.
Angela Marino non ha mai voluto entrare nel cerchio dell’arte prodotta a fini commerciali, non ha mai voluto sottostare ai capricci del mercato, desiderando ardentemente rimanere libera di esprimersi, di scegliere i soggetti preferiti, di rimanere legata, caso mai, allo stato d’animo del momento, al proprio sentire, a ciò che le suggeriscono le vicende della sua vita.
E le sue opere testimoniano pienamente questa libertà di scelta.
Artista poliedrica, Angela Marino ha usato tecniche varie e spesso raffinatissime, ha elaborato modi diversi di esprimersi, in relazione a diversi momenti di vita, a situazioni emotive particolari.
Un vero artista si evolve, non rimane staticamente sempre uguale a se stesso. Questo è ciò che emerge, se si guarda con attenzione, dagli sviluppi dello stile della pittrice catanese. Ed è proprio ciò che ho potuto notare nel tempo che ho trascorso con lei, chiedendole chiarimenti e facendole domande cui non si è mai sottratta, rispondendo con gentilezza.
La sua attenzione è rivolta in maniera particolare alla figura umana, per lo più femminile, che riesce a trattare con un linguaggio naturalmente poetico, ma anche ricco di sfaccettature e perfino di contrasti: in molte opere la pennellata è morbida, carezzevole, col risultato che incarnati di pesca, corpi morbidi ben modellati fioriscono sulla tela o sul cartoncino a celebrare la gioia di essere donna, la serenità dell’età giovanile.
In altre opere il tratto è aspro e la figura è meno curata nei particolari, ma espressa a tinte forti, quasi espressioniste; a raccontare la sofferenza, la rabbia, l’agitazione, l’incompiutezza della vita che non sempre ci dà quello che promette.
Sempre e soprattutto, però, ciò che colpisce è lo sguardo delle protagoniste di queste immagini, mai vuoto, sempre denso di significato: pensosità, riflessione, gioia, dolore, desiderio di sedurre, ingenuità, agitazione sono espressione della complessità del mondo femminile.
Sono presenti anche figure maschili, rese con altrettanto valore.
Il mondo reale spesso delude e Angela Marino sottolinea in maniere sentita che l’arte è per lei un modo per estraniarsi, un rifugio importante, anzi indispensabile, una dimensione in cui si sente liberata dai pesi dell’esistenza quotidiana, nonostante – anche questa è una sua affermazione molto forte – quello della pittura sia un mondo che, proprio perché straordinario, è difficile da gestire.
Come abbiamo già detto, la nostra pittrice catanese non ama vendere le proprie opere, ma riesce a distaccarsene nel momento in cui ne fa dono.
Suoi quadri sono infatti esposti in luoghi di cultura e di decoro della nostra città. Qualche esempio: il Museo Diocesano, la Biblioteca Ursino Recupero (se ne possono ammirare ben quattro: Apparizione, Natività, Ritratto di bambino, Monello), l’Istituto Musicale Vincenzo Bellini, qui significativamente esposti nella sala di rappresentanza e nell’auditorium. Di recente un quadro Nudo di donna è stato donato da Angela Marino al giornale La Sicilia, come attesta l’articolo comparso sul suddetto quotidiano l’otto gennaio 2014, recante notizia di una tombola di beneficenza, nella quale l’opera donata è stata oggetto particolarmente ambìto.
Come anticipato sopra, numerosi e importanti sono i premi e i riconoscimenti ottenuti dalla nostra pittrice, nominata “Maestro” per ben tre volte, nell’arco di una vita artisticamente pubblica di solo dodici anni!
E’ certamente il caso di citare alcuni riconoscimenti particolarmente significativi e cari ad Angela Marino, anche perché alcune frasi di accompagnamento risultano particolarmente indicatrici del suo valore artistico.
Il Club “Kiwanis” di Catania le dedica, nell’appena trascorso 2013, una targa, definendola “Pittrice di fama” e motivando il conferimento così: «Per la sua grande carica umanitaria e generosità nei riguardi del nostro club».
L’Accademia Araldica Internazionale, nel corso della manifestazione “Gran premio città di Firenze 2003”, le conferisce il titolo di “Cavaliere araldico onorifico”.
Nel corso del medesimo anno 2003, l’Accademia Etrusca dell’Arte la premia «Per il suo travolgente amore per l’arte».
Nel 2004 viene premiata al “Premio Internazionale città di Milano Duomo Art”
L’Associazione Culturale Regionale Siciliana le attribuisce a Taormina il “Premio speciale della critica” il 30 giugno del 2006.
Sempre a Taormina, alla “Biennale d’arte visiva”, riceve il primo premio, dedicato significativamente “Al maestro N. D. Angela Marino”.
L’Accademia Internazionale di Belle Arti, Lettere e Scienze definisce il “Maestro” Angela Marino «Protagonista della pittura italiana nel mondo».
L’Università di Lecce le conferisce, nei locali del Grand Hotel “Tiziano”, il premio “Rembrandt”.
A Montecarlo riceve il “Premio Nobel dell’Arte” nel 2007.
L’Associazione “Athena”, Accademia “Europa – Catania” le attribuisce, nel 2007, il Premio Internazionale “Oscar dell’Arte”.
Rosaria Caniglia
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Gio, Feb 6, 2014
Arte