Il professore Rosario Sinatra guida un progetto sull’ingegneria ecologica
Gli obbiettivi mirano alla prevenzione e al risanamento a largo raggio dell’ambiente
E’ con un certo compiacimento che Paternò può vantare di vedere a capo di un progetto innovativo sull’ingegneria ecologica un suo illustre concittadino, il professore Rosario Sinatra che, nell’impresa, è affiancato da un’équipe di valore, composta dal professor Michele Lacagnina e dai ricercatori Alessandro Cammarata e Gabriele Fichera. Si tratta di un lavoro sperimentale, che coinvolge il towfisish, un veicolo sub che nasce per difendere maree ed aree protette siciliane.
L’ingegneria ecologica, sempre più motivata e impegnata, punta i suoi obiettivi verso la prevenzione e il risanamento a largo raggio dell’ambiente, e non manca, in un’isola come la Sicilia, di produrre e sperimentare strumentazioni innovative rivolte alla sua salvaguardia.
Il progetto fa capo all’Università degli Studi di Catania, la quale si afferma in modo sempre più crescente nel panorama della tutela ambientale, grazie ai Progetti strategici Italia-Malta 2007-2013 finanziati dall’Unione Europea.
“Biodivalue” è il nome del progetto, acronimo di “Biodiversity and Sustainable Development in the Strait of Sicily”, finalizzato alla prevenzione dei rischi legati ai territori costieri e ai mari, e towfish è appunto il veicolo subacqueo sperimentale che dovrebbe operare, e che dovrebbe contenere tutti i sensori necessari per analizzare l’acqua del Canale tra Malta e la Sicilia, e in particolare nelle aree marine protette del “Plemmirio” di Siracusa, delle Isole Pelagie e di Malta.
Il veicolo è dotato di diversi accessori: una fotocamera per meduse, una fotocamera VPR e una strobo-luce per il rilevamento del plancton; un sensore CDT (conducibilità, profondità, temperatura), un sensore di nitrati e un sensore di idrocarburi. Quattro attuatori inoltre muovono le ali principali, il timone e lo stabilizzatore di poppa del towfish.
L’ingegnoso strumento, equipaggiato con sensori per la misurazione degli inquinanti, dovrebbe consentire di svolgere operazioni di monitoraggio, trasferimento e raccolta dei dati e dei parametri di prevenzione e riduzione dell’inquinamento aria-acqua nel Canale di Malta, relativamente ad ogni tipologia di traffico marittimo e con particolare riferimento alle navi che trasportano sostanze pericolose e nocive.
Il progetto prevede inoltre l’elaborazione di strumenti operativi, a supporto di amministratori locali e operatori del traffico marittimo, utili a limitare gli effetti nocivi generati dall’inquinamento, a supportare il sistema di misurazione biofisico, in ordine alla rilevazione del rischio di perdita di biodiversità dello stretto di Sicilia, e a valutare l’incidenza economica delle conseguenze causate alle comunità rivierasche.
Tra le finalità è prevista anche la realizzazione di una piattaforma informatizzata, per una gestione più equilibrata e consapevole del traffico marittimo in ottemperanza a quanto previsto dalle convenzioni nazionali e internazionali.
Il progetto mostra ambizioni più che lodevoli; lo dimostra l’utilizzo di una tecnologia sperimentale di così alto livello che gratifica Catania e gratifica la Sicilia; gratifica una terra che, se vuole, sa trovare in sé la volontà, le forze e le eccellenze per volare alto.
Norma Viscusi
Il professore Rosario Sinatra è ordinario di Meccanica Applicata alle Macchine presso il dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Catania. La sua formazione accademica si è svolta tra l’Università di Catania e la McGill University di Montreal, Canada, focalizzando la sua attività di ricerca sulla dinamica dei sistemi meccanici complessi con la produzione di oltre 90 pubblicazioni scientifiche. Responsabile di numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali e revisore di rilevanti riviste internazionali.
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Dom, Dic 1, 2013
Cultura&Società, Informazione