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“Don Chisciotte” al Tieffe Menotti di Milano

Dom, Dic 1, 2013

Spettacolo

Rilettura in chiave pop tra intermezzi musicali che riportano agli anni ‘60/’70

Una rilettura in chiave pop del mito di Don Chisciotte è quello che si propone la nuova produzione targata Tieffe Menotti di Milano dall’omonimo titolo.

Come ogni mito che si rispetti, anche per il personaggio nato dalla fantasia di Cervantes è possibile cambiarne le coordinate storico-geografiche lasciando intatto il senso.

Così Emilio Russo ha ambientato la vicenda del cavaliere della Mancia in una balera di periferia nell’estate del 1969.  Don Chisciotte prosegue il proprio progetto di raggiungere l’isola e conquistare il cuore di Dulcinea, fronteggiando le ritrosie di uno scudiero che lamenta le dure condizioni di sopravvivenza.

Tra una gag e l’altra, scopriamo che Dulcinea non è una nobile dama, ma un’allevatrice di maiali, per cui il cavaliere nutre un amore esclusivamente platonico. E tra intermezzi musicali che ci riportano agli anni ‘60/’70, Don Chisciotte affronta la propria lotta contro i mulini a vento, e passa dall’entusiasmo iniziale alla rassegnazione. Ma forse non tutto è andato perduto: ci sarà ancora una terra da attraversare e un cuore di dama da conquistare. Basta crederci ai propri sogni e non arrendersi, così lo scudiero, che all’inizio della pièce si mostrava scettico, finisce per esortare il proprio signore a perseverare nei propri progetti.

Sotto la regia di Emilio Russo un cast di fedelissimi come Marco Balbi e Alarico Salaroli, perfettamente affiatati nella triste e sincera espressione della comicità del cavaliere errante e del fido scudiero, accanto ai più giovani musicisti del Toboso.

Una sperimentazione drammaturgica ben riuscita, capace di mescolare sapientemente la dimensione di mito della vicenda all’inclinazione naturale alla comicità dei protagonisti. Ad amalgamare il tutto le canzoni dello spettacolo eseguite da I Musicisti del Toboso, dalla cantante Helena Hellwig, il pianista Alessandro Nidi, il chitarrista Enrico Ballardini e il contrabbassista Francesca Li Causi.

Laura Timpanaro

Laura Timpanaro

Laureata in Lettere moderne, dal 2007 ha iniziato a scrivere per diverse testate locali, free press cartacee e telematiche, occupandosi principalmente di cultura e spettacoli e di cronaca locale. Ha collaborato anche con l’emittente televisiva “Video Star”. Appassionata di teatro, sia lirico che di prosa, adora in particolare il teatro contemporaneo. Si è specializzata in Filologia Moderna a marzo del 2012 discutendo una tesi su l’“Amleto” di Carmelo Bene. Segue molto anche il cinema: i suoi registi preferiti sono Kubrick, Fellini ed Almodovar. Altre sue passioni sono il fitness e i viaggi.

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