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“Il tumore non è un nemico imbattibile” di Gianni Bonadonna

Mar, Nov 19, 2013

Cultura&Società

L’Autore ha introdotto per primo in Italia la metodologia degli studi clinici in oncologia

«All’inizio del terzo millennio ci rendiamo conto che il cancro, anche nei pensieri degli uomini, deve uscire da ogni amplificazione e falsificazione mitologica per essere ricondotto al puro e semplice stato di malattia. È tempo, per i medici dei tumori, di dire chiaro e forte che il cancro non è più il male per antonomasia. Anche se per consuetudine continuiamo a chiamare maligne le sue cellule, siamo tenuti a negare che questo implichi necessariamente una condanna senza scampo.

Ma se ci sono cellule contro, votate a mettere in forse la sopravvivenza di chi è colpito, ci sono anche medici contro, decisi ad avere la meglio sul nemico.»

Più che una promessa, un impegno di fede che ci arriva dalle pagine dell’ultimo libro di Gianni Bonadonna Il tumore non è un nemico imbattibile.

Oncologo tra i più apprezzati in Italia e all’estero, il prof. Gianni Bonadonna ha svolto la sua lunga e appassionata opera nel campo degli studi clinici e della oncologia medica, guadagnandosi la direzione del dipartimento di Medicina Oncologica dell’Istituto dei Tumori di Milano.

Infaticabile ricercatore sull’efficacia di alcuni farmaci – l’adriamicina, la bleomicina e l’epirubicina – Gianni Bonadonna ha introdotto per primo in Italia la metodologia degli studi clinici controllati in oncologia medica: i suoi studi sulla chemioterapia pre e postoperatoria del carcinoma mammario e del linfoma di Hodgkin hanno modificato profondamente l’approccio terapeutico nel mondo.

È un testo prezioso, questo, che testimonia la competenza scientifica e l’aspetto umano dell’Autore, la Sua sensibilità nel rapporto medico-paziente.

«L’oncologo è l’esperto tenuto a mettere a disposizione del paziente il proprio sapere e la propria abilità sotto forma di intervento attivo e di comprensione umana» scrive il prof. Bonadonna, sintetizzando il suo metodo terapeutico di grande oncologo, che aggiunge: «Sono importanti modi e tempi del dialogo, così come è essenziale far percepire al paziente partecipazione umana e impegno totale per la sua causa, che fin dal primo momento è una causa comune».

Per la sua quarantennale battaglia, testimoniata da oltre 600 pubblicazioni didattiche nel settore dell’oncologia clinica oltre ai testi di divulgazione scientifica, il prof. Gianni Bonadonna è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti internazionali.

La conclusione cui approda il grande oncologo è nel titolo del libro: Il tumore non è un nemico imbattibile.

«Dunque il cancro, in quanto incarna tuttora un grande enigma, rimane un nemico peggiore: finché gli uomini di medicina non gli avranno strappata la maschera sarà l’ultimo nemico e quello che si combatte contro di lui si potrà considerare a ragione l’ultima battaglia».

Citando Il posto delle fragole di Ingmar Bergman, il cui protagonista, il celebre prof. Borg, che nel lungo viaggio verso Lund per ritirare un premio si addormenta, sognando di dover sostenere un esame, che non riesce a superare, riconosce di aver dimenticato il primo dovere del medico. «Il primo dovere del medico» gli ricorda l’esaminatrice «è chiedere perdono» (per la sua incompetenza).

Il richiamo all’episodio onirico vuole essere, ed è, il testamento di un tenace combattente, che da una sedia cui è costretto da anni, a causa di un ictus cerebrale, continua a combattere la sua appassionata, lucida battaglia «per strappare la maschera all’ultimo nemico». «Voglio ricordare che io sono del segno del Leone, e non mi arrenderò tanto facilmente» dice il prof. Bonadonna Primario Emerito di Medicina Oncologica presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

Il Prof. Gianni Bonadonna è socio fondatore e Presidente della Fondazione Michelangelo – avanzamento dello studio e cura dei tumori – Milano (e-mail: segreteria@fondazionemichelangelo.org che coinvolge gruppi di clinici e ricercatori italiani e stranieri di elevata qualificazione scientifica e clinica, col comune obiettivo di migliorare le terapie e diffondere le conoscenze innovative nell’oncologia.

Giuseppe Cantavenere

Giuseppe Cantavenere

Avvocato, è nato a Palma di Montechiaro (Ag) e vive tra Montecatini Terme e la sua casa di campagna a Licata.
Ha pubblicato i romanzi “La morte gentile” (1983), “Il bambino nell’azzurro” (1986) e ”Il giudice, l’avvocato e il berretto a sonagli” (Salvatore Sciascia Editore, 2010). Per “Sciascia” scrive anche “Rosa Balistreri”, cui si accompagna il DVD “La voce di Rosa” (2012), con la regia di Nello Correale e la partecipazione di Donatella Finocchiaro. Di quest’ultimo lavoro c’era già stata una prima edizione per la Casa Editrice “La Luna” (1992).

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