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“Jam session – La via dell’arte” a Gravina di Catania

Ven, Ott 11, 2013

Arte, Eventi

Pittura, scultura, grafica ed installazioni raccontano le irrequietezze della vita moderna

Riflesso del vero e assenza di regole rigide. È questa la combinazione che ha caratterizzato Jam session – La via dell’arte: una mostra d’arte contemporanea, nata dall’azione sinergica del movimento “Amici di Gravina” e del curatore, il critico d’arte Franco De Grazia, ospitata dalla via Francesco Crispi di Gravina di Catania il 27, 28 e 29 settembre.

Pittura, scultura, grafica ed installazioni hanno raccontato i molteplici significati che l’esistenza ha assunto,  le irrequietezze della vita moderna, le ricerche del nuovo, la trasmissione di prospettive alternative. Al pubblico è stata offerta una corposa rassegna di circa 90 opere che esprimono sia temi figurativi che astratti, a dimostrare, per usare le parole del curatore Franco De Grazia che «l’arte è tutta figurativa (altrimenti non si percepirebbe con i sensi)  e tutta astratta  (altrimenti non si coglierebbe con lo spirito)». Gli artisti, provenienti dalla Sicilia orientale, rappresentano quanto di meglio offre attualmente il panorama artistico, dalle accademie alle botteghe private. Nel quadro informale della jam session è avvenuto un incontro di artisti che hanno avuto modo di confrontare temi, moduli operativi e tecniche nella comune matrice dell’autenticità espressiva. Allo stesso tempo si è realizzato un incontro con il pubblico che, in tal modo, ha avuto la possibilità di conoscere la produzione artistica nella sua concretezza. Diversi sono stati i connubi felici che hanno conferito carattere all’iniziativa. In primo luogo il concetto di “arte in strada”, su cui fa leva il movimento amici di Gravina, per coinvolgere i cittadini attraverso la cultura rendendo aperto a tutti uno spazio urbano riqualificato. La via Crispi, è infatti una delle vie più antiche di Gravina. Una stradina caratteristica, lunga e stretta, tanto da sembrare un vicolo, che scorre un po’ ossuta e nodosa, avvolta dal profumo di gelsomino. Ai fianchi è abbracciata dalle case tipiche con l’unico squarcio lasciato dal parco comunale. Malgrado l’assenza di elementi monumentali, esiste un patrimonio storico e di ricordi che ogni gravinese conserva nella sua memoria. Jam session – la via dell’arte è stato proprio un modo di far rivivere la via tra tipicità e novità e di donarla ai visitatori. In secondo luogo, il movimento “Amici di Gravina” ha voluto rendere intrigante la via Crispi, attraverso un progetto scenografico che ha reso il percorso d’arte ancora più accattivante per il pubblico, anche mediante l’utilizzo di case non utilizzate e di cortili e giardini che privati cittadini hanno messo a disposizione per accogliere le opere e permettere di esporle in maniera del tutto particolare. Ed infine, il movimento sì è posto come traghettatore d’arte e di mescolanze artistiche. Alle arti figurative è stata affiancata la musica. Il fluido caos di un giro armonico, le note rotonde e cangianti del trio variabile “Ensamble jazz”, composto per l’occasione da Salvo Beffumo (contrabbasso), Samyr  Guarrera (sax), Enzo Pafumi (chitarrra elettrica), hanno contaminato lo scenario espositivo di via Crispi. Forme diverse di linguaggi e messaggi hanno tracciato un sentiero singolare che si è magicamente allungato verso uno swing imprevedibile. I 3 musicisti hanno diffuso un flusso sonoro libero e funambolico (indimenticabile il sassofonista sul tetto)  che ha animato la via Crispi di smalto e vibrazioni. Ogni visitatore, passeggiando per la pittoresca via gravinese, ha avuto, quindi, la possibilità di vivere un momento intenso e di scambio con gli artisti e di percepire i meravigliosi stupori di verità che l’arte sa generare.

M. Gabriella Puglisi

M.Gabriella Puglisi

Dottore di ricerca in “Modelli di Formazione. Analisi Teorica e comparazione”. Laureata in Scienze politiche ha collaborato con diverse testate locali. Ama la lettura, la musica e il balletto; la notte e il mare. Non le piace la mancanza di autocritica.

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