L’artista catanese Alfio Giurato inaugura il MacS di Catania
Il Museo d’Arte contemporanea auspica un dialogo tra arte passata e contemporanea
La mostra “Furia Corporis” dell’artista catanese Alfio Giurato, curata da Alberto Agazzani, ha inaugurato nella Badia Piccola del Monastero di San Benedetto, il Museo Arte Contemporanea Sicilia (MacS) ovvero uno spazio museale unico, sito in via Crociferi, a Catania, all’interno di un luogo sacro e bellissimo che, come hanno ribadito il curatore Alberto Agazzani e il Direttore del MacS, Giuseppina Napoli, ospiterà opere«museificate per il loro oggettivo valore espressivo, etico ed estetico». La nascita del MacS permetterà ai visitatori di varcare la soglia del Convento delle Benedettine, ammirare il settecentesco Parlatorio e la sontuosità della Chiesa di San Benedetto. «Il progetto MacS – spiega il direttore del museo Giuseppina Napoli – è legato alle istanze tendenti alla valorizzazione dei beni culturali del patrimonio siciliano e alla promozione dell’arte contemporanea italiana e internazionale. La filosofia è quella di instaurare un dialogo tra l’arte del passato e l’arte contemporanea. Il luogo che ospita il museo è un contenitore architettonico così prezioso da essere uno dei contesti monumentali più importanti della città di Catania e dell’intera Sicilia. È nella scelta del Monastero delle Benedettine come sede che c’è l’essenza stessa del MacS. Anche se la particolarità storica e monastica del contenitore architettonico ci concede poche sale espositive, contiamo, in un futuro prossimo, di potenziare lo spazio museale. Alberto Agazzani è il curatore del MacS, critico d’arte di chiara fama col quale da subito ho intrecciato una rara sintonia etica ed estetica. Siamo entrambi convinti che l’Arte è Bellezza. Agazzani ha maturato tutta la sua esistenza nel segno dell’Arte, possiede il dono di avvicinare chiunque all’arte contemporanea e riesce, senza imporre mai la sua personale visione, a condurre e porre, attraverso la sua particolarissima indagine storica e poetica, ciascuno nella condizione di svelare e comprendere un’opera d’arte». Aggiunge il curatore Alberto Agazzani:«L’obiettivo che mi propongo, in sintonia con la direzione del Macs, è proprio quello di dimostrare una serena continuità coi secoli che ci hanno preceduto. Una grande attenzione, dunque, all’espressività, che mai come nel nostro tempo si è arricchita di aspetti inediti, anche grazie agli straordinari apporti della tecnologia e di eventi storici (due guerre mondiali, il terrorismo, il crollo delle ideologie, ecc) mai vissuti in maniera così immediatamente partecipe e documentata. Un’arte bella, da contemplare, comprensibile da tutti sebbene misteriosa. Il Macs ospiterà opere museificate non per i blasoni dei loro creatori, ma per il loro oggettivo valore espressivo, etico ed estetico. Quindi grandi maestri del nostro tempo, ma anche giovani, magari debuttanti che dal Macs possano partire nel loro viaggio. Pittori, scultori, fotografi e videoartisti di ogni parte del mondo, accomunati da un sapere tecnico senza tempo ma prestato a sensibilità contemporanee».
La mostra di Alfio Giurato, con 11 suggestivi quadri olio su tela, rimarrà aperta la pubblico fino al prossimo 15 settembre.
Santy Caruso
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Lun, Lug 1, 2013
Arte