Motta e Misterbianco ancora in lotta contro la discarica
L’11 maggio una grande manifestazione dei cittadini contro l’ampliamento del sito
La battaglia contro la discarica di “Tiritì”, intrapresa dai Comitati di Motta e Misterbianco, pare non fermarsi e per le prossime settimane sono già annunciati due importanti appuntamenti.
L’11 maggio si svolgerà una grande manifestazione dei cittadini dei due Comuni contro l’ampliamento del sito e il suo inserimento nel Piano Regionale per la gestione dei rifiuti in Sicilia, con due cortei, uno proveniente dal centro di Misterbianco e l’altro dal paese di Motta Sant’Anastasia per poi unirsi in un unico collettivo dinanzi i cancelli della “Oikos”, proprietaria dell’impianto di discarica.
A metà maggio, poi, nell’Assemblea Regionale, sarà discussa una mozione presentata per chiedere la revoca del decreto n. 221 del 2009, con il quale si autorizzò il pauroso ampliamento, oggetto di un ricorso al Tar Lazio, da parte dei Comitati e del Codacons, che andrà in discussione ad ottobre.
Non sembra dunque un caso che, proprio in questa fase di trambusto, la ditta “Oikos s.p.a.” dichiari chiuso il vecchio sito di contrada “Tiritì”, per il raggiungimento del livello massimo di abbancamento dei rifiuti, e chieda il nulla osta da parte della Regione per inaugurare il nuovo sito da due milioni e mezzo di metri cubi, pronto a ricevere spazzatura per altri decenni.
L’emergenza è stata scongiurata, almeno momentaneamente, da un decreto dell’Assessorato all’Energia che ha autorizzato gli 88 comuni che conferivano i propri rifiuti presso la discarica di “Tiritì” ad un conferimento eccezionale presso le discariche Sicula Trasporti e Grotte San Giorgio, fino a giorno 8 maggio.
In attesa di ricevere ulteriori notizie, i comitati dei cittadini continuano a chiedere, tramite i propri canali di comunicazione, la chiusura e la bonifica definitiva della discarica di “Tiritì”; l’annullamento dell’ampliamento di contrada Valanghe D’Inverno; la previsione, nel Piano Regionale per la gestione dei rifiuti in Sicilia, di una discarica localizzata in un altro sito, distante dai centri abitati, come previsto dalla normativa regionale, e adeguata per portata alla nuove direttive che muovono verso la strategia Rifiuti Zero che impone la graduale eliminazione del rifiuto.
L’ultima parola, in questa storia di lotta, l’avrà la Regione, chiamata a prendere una decisione, soppesando il delicato quanto precario equilibrio che intercorre tra interessi privati, a cui si lega una possibile emergenza rifiuti, e interessi pubblici, con i comitati dei cittadini pronti a dare battaglia in nome del diritto alla vita.
Intanto l’“Oikos”, con armi improprie, già da una settimana, sta rispondendo lasciando la spazzatura dietro le porte che sta ammorbando l’aria con grave rischio per la salute!
Mary Virgilio
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Lun, Mag 6, 2013
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