L’Europa e il “reddito di base incondizionato”
Le buone risposte contro la recessione economica del liberismo selvaggio
L’iniziativa europea in corso sul “reddito di base incondizionato” (“Unconditional Basic Income”), costituisce un’importante misura che, se attuata, potrà in parte ripristinare libertà democratiche che sono state compromesse dalla recessione economica causata dal liberismo selvaggio, che ha determinato il crollo dell’occupazione, l’aumento del divario tra gli stipendi dei manager e quelli degli operai, la concentrazione oligopolistica dei mercati e il crollo delle piccole e medie imprese.
In breve, si tratta di un’opzione politica fondamentale il cui esito però non è affatto scontato, rispetto alla quale i poteri forti probabilmente continueranno ad opporre lo pseudo-moralismo che tende a presentare l’iniziativa come “un sussidio a chi non ha voglia di far niente”. Date le condizioni di disoccupazione, questa critica va del tutto respinta e non dalla prospettiva di un solidarismo sterile, ma come comprensione che attraverso questa condizione di reddito di base si potrà creare una generazione di cittadini più liberi e più indipendenti dai condizionamenti economici.
Affinché questa iniziativa abbia possibilità di successo, è necessario raggiungere un milione di firme in almeno sette Stati membri UE entro il 14 Gennaio 2104. Europe Direct, network della Commissione Europea presente in tutte le regioni dell’Unione Europea, è fortemente impegnata per l’informazione e la diffusione di questa importante misura di democrazia.
Davide Crimi
Tags: alba, europa, l'alba, l'alba periodico, pino pesce, reddito di base
Mar, Mag 21, 2013
Informazione