A Milano le finali di “I giovani e le scienze”
Il progetto di 3 studenti dell’Itis “Cannizzaro” di Catania tra i 32 selezionati
Tre allievi della IV B Chimica dell’ITI Cannizzaro di Catania, Ambra Chisari, Dario Drago e Tommaso Catalano, hanno partecipato alla finale del concorso europeo “I giovani e le scienze”, organizzato dalla Fast (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche), che si è tenuta a Milano dal 4 al 6 maggio. Questo concorso europeo vanta l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica ed è inserito nei programmi del Miur.
Tra i 32 progetti selezionati, c’è stato infatti il progetto dei ragazzi Catanesi dal titolo Dagli scarti di lavorazione di uve della Sicilia un “Bio-Elisir di lunga vita”: il resveratrolo. Gli allievi hanno realizzato il lavoro in parte presso i laboratori della scuola ed in parte presso i laboratori dell’ateneo Catanese, seguiti dalle prof.sse Lidia Mastruzzo, Serafina Bergamo e Ornella Peri dell’Iti “Cannizzaro”, e dalla dott.ssa Carmela Spatafora, dell’Università di Catania.
La valenza di questo progetto parte da un prinicipio: «La Chimica del XXI secolo – spiegano gli stessi studenti – si pone di fatto un nuovo obiettivo: la ecosostenibilità di processi e prodotti per una “chimica verde” che, sulla base di principi generali volti ad eliminare l’uso di procedure e sostanze pericolose, lavori per prevenire criticità future. Tra le strategie attuabili c’è l’utilizzo di materie prime ricavate da fonti rinnovabili. Il progetto, dunque, pone l’attenzione sul problema delle grandi quantità di scarti vegetali accumulati in seguito alle produzioni e lavorazioni agricole che, in particolare nell’area mediterranea del sud-Europa, comprendono: uva, olive, frutta in guscio, pomodori, agrumi. Purtroppo – aggiungono – tali scarti sono stati scarsamente tenuti in considerazione per quel che concerne il riciclo, nonostante siano ricchi di composti bioattivi epolifenoli antiossidanti».
«La nostra attenzione – spiegano dunque Ambra, Mario e Tommaso – si rivolge al trattamento dei raspi di uva finalizzato all’estrazione di polifenoli, in particolare del trans-resveratrolo, unpolifenolo naturale ad elevata attività antiossidante. Esso agisce come radical scavenger con capacità antiossidante superiore a quella del tocoferolo e dell’acido ascorbico. L’ottenimento del resveratrolo puro e il suo utilizzo come additivo in formulazioni alimentari, cosmetiche e farmaceutiche presenta notevole interesse».
Un progetto dal grande impatto ecosostenibile, dunque, che ha convinto la commissione europea del Fast.
Prof.ssa Lidia Mastruzzo
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Lun, Mag 13, 2013
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