Parco dei “Sieli” di Motta Sant’Anastasia
Nuova era di tutela e fruizione delle bellezze storiche e naturali
Lo scorso 23 febbraio, con il voto congiunto e trasversale di una parte della maggioranza e di una parte dell’opposizione, il Consiglio comunale di Motta ha votato favorevolmente la presa d’atto della perimetrazione e del regolamento del “Parco Archeologico della Valle del Simeto”.
Questo Parco interesserà i territori degli undici comuni attraversati dal fiume, dalle sorgenti di Randazzo e Maniace fino a Catania, dove sfocia nel mare Ionio. Tra questi vi è anche Motta Sant’Anastasia che nonostante abbia come demanio solo una piccola ansa del fiume, avrà un’area interessata, ricadente all’interno del Parco, molto più estesa comprendente il Castello, il centro storico con il Neck e tutta la vallata dei Sieli. La presenza di Motta all’interno del Parco darà la ragionevole certezza di finanziamenti con fondi europei ai progetti sul nostro territorio.
Scopo e finalità del Parco sono la salvaguardia, la gestione, la valorizzazione, la conservazione e la difesa dei beni archeologici, ambientali e paesaggistici presenti in questo territorio protetto. Questo avverrà attraverso lo studio, la ricerca e la rivalutazione dei beni storici e naturali, ma anche attraverso la promozione di iniziative e di attività scientifiche, culturali, didattiche e di informazione volte alla sensibilizzazione collettiva e alla tutela del patrimonio e dell’ambiente.
Tutto questo per favorire la crescita economica, sociale e culturale delle comunità residenti e per consentirne migliori condizioni di fruibilità. La possibilità che si offre alla comunità mottese è quella di tutelare i suoi beni storico-culturali ed ambientali e di entrare in un circuito turistico-mediatico che aumenti quel valore intrinseco che le attrattive paeseggistiche e culturali non hanno finora saputo e potuto offrire al pubblico.
A parte il Castello e quanto vi è attorno, la cosa che più ci premeva era la salvaguardia dei Sieli. Il legame tra Motta e i Sieli è un legame antico. Nelle memorie dei più vecchi sono sempre stati il passaggio più breve per giungere a Catania, un’importante fonte di sostentamento per parecchie famiglie che con i frutti di quelle terre ci campavano ed un luogo di incredibili avventure per i ragazzi che utilizzavano quel territorio come un parco divertimenti rurale o per andare alla ricerca della truvatura del poggio Giurranna.
Il passare degli anni ha deturpato in maniera profonda quelle colline che nascondevano i mottesi dagli occhi dei catanisi. Cave, discariche, sfasciacarrozze, campi di motocross e scempi vari hanno intaccato e deteriorato le nostre colline. Nessuno (politico o amministratore che sia stato), negli anni che si sono succeduti, ha fino in fondo compreso la necessaria funzione di quei colli che le generazioni antiche hanno amato e preservato.
Mentre il Castello ed il centro storico (esclusa la zona urbanizzata) saranno zona A e B del Parco; il sistema dei Sieli sarà Zona C. La zona C, che è la zona più estesa all’interno del Parco Archeologico della Valle del Simeto, è la zona di promozione e valorizzazione del territorio. Al suo interno, al fine di perseguire uno sviluppo sostenibile sono consentite le attività previste negli strumenti urbanistici (Piani Regolatori – Zona Agricola per Motta), se compatibili con le finalità del Parco.
A tale scopo è previsto il coinvolgimento oltre che del Comune anche dei privati che potranno intraprendere forme di partecipazione in partenariato pubblico/privato. In questa zona sarà proibita la creazione di cave, lo sbancamento del terreno o delle rocce, la realizzazione di discariche, la realizzazione di strutture che costituiscono notevole ingombro visuale, la realizzazione di impianti eolici e campi fotovoltaici, la caccia. Tutte le costruzioni di nuovi edifici o il restauro di quelli esistenti saranno subordinati al Nulla-Osta della Sopraintendenza ai BB.CC.AA. di Catania.
Con questa manifestazione di volontà, il Consiglio comunale ha posto finalmente un argine alla deturpazione del territorio mottese ed ha contemporaneamente segnato l’inizio di una nuova era nella tutela e fruizione di quelle bellezze storiche e naturali che Motta offre. Quello che faremo per noi, rimarrà con noi; quello che faremo per tutti rimarrà per sempre.
Puccio Bruno
Lun, Mar 5, 2012
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