Elezioni comunali di primavera a Misterbianco
Intervista a Nino Di Guardo
Ho incontrato Nino Di Guardo, deputato regionale del Partito Democratico e candidato sindaco di Misterbianco nelle prossime elezioni comunali che si terranno in primavera. La città è in fermento per un appuntamento elettorale “caldissimo” e denso di attese e di speranze. Nino Di Guardo, mi riceve, come al solito, nel salotto di casa sua, pieno zeppo di riviste e di souvenir, in un mite pomeriggio invernale. E come un fiume in piena, inizia a raccontare la sua vita, la sua passione per la campagna e il lavoro, per la politica e per Misterbianco, «come saprai io provengo dal mondo contadino dove un fatto conta più di mille parole…».
On. Di Guardo, iniziamo a parlare della Regione. Cosa sta succedendo a Palermo?
«Alla Regione siciliana abbiamo fatto riforme fondamentali. La riforma del Credito d’Imposta, dell’ATO, dell’Agricoltura, dell’ASI, della Sanità, la lotta agli sprechi, la legge sulla trasparenza nella pubblica amministrazione. Adesso dobbiamo abolire le Province: recependo la legge nazionale o creando i Liberi consorzi di comuni, come prevede lo Statuto autonomistico. Abbiamo modificato la legge elettorale che introduce il voto confermativo per il sindaco. In poche parole, dobbiamo utilizzare la nostra autonomia sino in fondo, come ci chiedono i siciliani».
Nel Partito Democratico si parla tanto di indire un referendum sul sostegno dato al governo Lombardo?
«Io dico no alla consultazione. Dobbiamo, invece, senza tentennamenti, andare avanti con le riforme intraprese. Ma siamo pazzi! Questo è il momento in cui non si deve avere paura del coraggio. Non possiamo fermare il processo delle riforme avviato alla Regione. Sono contrario al referendum sul sostegno al governo Lombardo e non può essere una sparuta minoranza a far cambiare linea politica del partito. D’altronde, è solo qualche deputato nazionale che agita le acque, come Enzo Bianco, che per fare il ministro dell’Interno, nel ‘99, si dimise da sindaco ad un anno e mezzo dalle elezioni. In Sicilia siamo stati gli apripista con il Terzo Polo e l’alleanza con loro non si discute. Bisogna, innanzitutto, rivendicare la libertà di avere un punto di vista diverso e autonomo anche su quanto deciso a Roma, e chiarire, sino in fondo, l’alleanza con il Terzo Polo. La Sicilia deve andare avanti e il nostro partito deve assumersi le sue responsabilità. Per noi l’alleanza con il Terzo Polo è fondamentale per governare la Regione. Da soli non si va da nessuna parte. Se vogliamo cambiare la Sicilia, dobbiamo sporcarci le mani!».
Parliamo, adesso, di Misterbianco. In primavera si voterà per il nuovo sindaco.
«Da tempo ho annunciato che mi ricandiderò alla carica di sindaco di Misterbianco, città che ho amministrato per 10 anni. Ma non farò alleanze con l’Mpa, che esprime il sindaco Ninella Caruso, tantomeno con il Pdl che l’appoggia. Per me la vicenda regionale e quella comunale viaggiano su livelli distanti anni luce! La mia candidatura è sostenuta da tanti misterbianchesi che conoscono la mia storia personale e che sanno perfettamente come ho amministrato il paese. Da alcuni mesi ho lanciato l’invito a tutti i cittadini, giovani, donne, militanti, anche attraverso i moderni strumenti di comunicazione, ad impegnarsi in prima persona per riprendere in mani la nostra città, per riavviare il grande lavoro che abbiamo intrapreso anni fa. Misterbianco ha bisogno di idee e di coraggio, di esperienza e di maturità, di entusiasmo e di conoscenza. La città ha bisogno di tutti!».
In questi mesi abbiamo sentito parlare di primarie.
«La mia candidatura, come ho avuto modo di chiarire in diverse occasioni, nasce dai misterbianchesi che mi manifestano da tempo la volontà di risvegliare la città, riconoscendo nella mia persona il candidato naturale alla carica di sindaco, fiduciosi nella possibilità di riaprire una nuova fase di riscatto. Ed io, accogliendo le pressanti richieste di tanti cittadini, ho deciso di chiudere l’esperienza di parlamentare regionale per ritornare ad impegnarmi per Misterbianco, promettendo, a quanti ripongono in me tanta fiducia, di mettere al servizio della comunità la mia capacità, il mio impegno e la mia passione: una promessa che voglio mantenere. La mia candidatura, quindi, non è espressione di un partito, perché nasce dal cuore dei cittadini ed è sostenuta da uno schieramento di forze civiche che vanno oltre le appartenenze politiche. Per questo ho deciso di non partecipare a primarie di partito, competizione che serve, appunto, a designare il candidato. La mia candidatura è un atto d’amore, un dono alla mia città. E i “doni” non hanno bisogno di autorizzazioni!».
E qual è il programma che intende attuare da sindaco di Misterbianco?
«E’ giunto il momento di pensare al futuro di Misterbianco. Di proporre un programma credibile e lungimirante per la nostra città. Bisogna rimettere in moto tutto: lo sviluppo economico e occupazionale, la revisione del Piano Regolatore Generale, il rilancio della zona commerciale, la gestione dei rifiuti solidi urbani, la chiusura della discarica Tiritì, il riordino del traffico urbano, i trasporti cittadini, l’asilo nido, le scuole comunali, i provvedimenti a favore delle fasce più deboli e disagiate (anziani, minori, disabili), il verde pubblico e i parchi gioco, le manifestazione culturali e sportive, l’utilizzo delle strutture esistenti per attività culturali e sportive. Tutto ciò che si ritiene utile per migliorare la vita nella nostra città. A tutti chiediamo una partecipazione fattiva e responsabile. Insieme ce la faremo!».
Angelo Battiato
Ven, Mar 2, 2012
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