“Sugo finto” di Gianni Clementi
Sguardo acuto e impietoso sulle crepe dell’intimità domestica
Prosegue dopo il successo di Grisù, Giuseppe e Maria, di Gianni Clementi, la stagione al teatro Vitaliano Brancati di Catania con Sugo finto, pièce scritta dallo stesso Clementi e adattata per le scene dal regista Ennio Coltorti. Nella Roma della globalizzazione, due signorine d’altri tempi, Rosaria (Alessandra Costanzo) ed Addolorata (Paola Tiziana Cruciani), sorelle zitelle, claudicanti, conducono un’esistenza scandita da piccole liti domestiche, frequenti battibecchi, dispetti d‘ogni sorta. Unite da un legame asfissiante ed assoluto, le due donne portano avanti un gioco al massacro, in cui Rosaria, la sorella maggiore, tiranneggia Addolorata. La loro vita si trascina così, monotona e grigia, tra le mura domestiche e la merceria di cui si occupano, fino al colpo di scena finale.
Messa in scena per la prima volta nel 2008, la commedia non smette di mietere consensi di pubblico e di critica. Quali sono gli ingredienti del successo di Sugo finto? Sicuramente lo sguardo acuto e impietoso di un autore contemporaneo sulle crepe della nostra intimità domestica. La regia sofisticata e sapiente di Ennio Coltorti, che ha magistralmente messo in luce la deriva comica di un dramma familiare, ed ha realizzato un ritratto vivido dell’atmosfera intimista che fa da sfondo alla vicenda.
E poi, due attrici di talento, ironiche, esilaranti, travolgenti, Paola Tiziana Cruciani ed Alessandra Costanzo.
Il risultato è una commedia sofisticata, una drammaturgia che strizza l’occhio alla tradizione di De Filippo, ma in cui si leggono anche atmosfere beckettiane.
Potete gustare Sugo finto al Teatro Brancati fino al 26 febbraio
Dom, Feb 12, 2012
Spettacolo